Graduatorie, Gps e supplenze

Elenchi aggiuntivi prima fascia GPS: appuntamento in primavera, con riserva per chi si abilita o si specializza entro il 30 giugno

L’ordinanza ministeriale n. 88 del 2024 prevede l’apertura di elenchi aggiuntivi alla prima fascia delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS), offrendo una possibilità di inserimento per i docenti che si abilitano o si specializzano entro il 30 giugno. Questa apertura degli elenchi aggiuntivi, prevista per la primavera, consente di evitare l’attesa fino alla riapertura generale delle GPS, fissata per il 2026.

L’abilitazione entro fine anno

Ciò significa che chi si abilita entro dicembre 2024 può avere una concreta opportunità di entrare in questi elenchi aggiuntivi, con riserva, e quindi anticipare l’inserimento nella prima fascia GPS. Questa misura rappresenta una via importante per coloro che desiderano accedere alle supplenze o aumentare le possibilità di ottenere incarichi più stabili già nei prossimi anni scolastici, senza dover aspettare i tempi lunghi delle riaperture ordinarie.

Per coloro che stanno completando il percorso di abilitazione o specializzazione, l’inserimento negli elenchi aggiuntivi diventa fondamentale per non perdere tempo in attesa della riapertura delle graduatorie prevista per il 2026. Partecipare alla riapertura degli elenchi aggiuntivi consente di avere maggiori possibilità di assegnazione di supplenze, anche annuali, e incarichi a tempo determinato, in attesa di un’assunzione definitiva.

L’aggiornamento annuale

Prima dell’estate era stata paventata la possibilità di trasformare l’aggiornamento biennale delle Gps in aggiornamento annuale. Questo proprio per non costringere i candidati in attesa di inserimento a un’attesa eccessiva. L’emendamento però non è passato, e per il momento la situazione resta la stessa. Non è detto però che in futuro l’argomento possa essere ripreso.

Andrà valutata anche la tempistica delle procedure, considerato che quest’anno è apparso evidente come l’aggiornamento delle gps e la proroga di due settimane concessa dal ministero abbia influito pesantemente sui ritardi che si sono accumulati nelle settimane e che hanno portato alla fine ai disagi legati all’assegnazione delle supplenze, ancora in corso con turni di nomina successivi in alcune regioni.

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