Come promesso e annunciato nei giorni scorsi, in seguito all’incontro tra ministero e sindacati, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha riattivato oggi la piattaforma utile all’ottenimento della Carta del Docente per l’anno scolastico 2024/2025. La piattaforma è stata riattivata dalle ore 14 di oggi.

Importo pieno

Gli aventi diritto adesso possono accedere al sito per sfruttare il bonus di 500 euro destinato all’aggiornamento e alla formazione professionale. La carta è stata attivata in ritardo rispetto agli anni scorsi, e questo ha comportato una serie di problematiche per tutti i docenti che non hanno potuto sfruttare il bonus per pagare i corsi di aggiornamento e formazione che sono stati attivati nelle scorse settimane.

La buona notizia, oltre all’apertura della piattaforma, è che anche quest’anno il bonus sarà erogato integralmente, a dispetto dei timori della vigilia in base ai qual si temeva che la somma potesse essere decurtata fino a 425 euro in virtù della distrazione dei fondi da parte del Governo.

Inoltre, il ministro Valditara ha annunciato di voler inserire nella prossima legge di bilancio la disponibilità della carta del docente per tutti i precari, e non solo per coloro i quali hanno fatto ricorso e hanno ottenuto sentenza favorevole.

Problemi tecnici

La Carta del Docente al momento è riservata ai docenti di ruolo a tempo indeterminato, sia su posto comune che su sostegno, oltre che ai precari che hanno ottenuto sentenza favorevole passata in giudicato.

Il portale, accessibile all’indirizzo https://www.cartadeldocente.istruzione.it/, è suddiviso in due sezioni: una dedicata ai docenti e l’altra agli esercenti autorizzati ad accettare il bonus.

Se non riuscite ad accedere al servizio, nessun timore: è normale in virtù dell’alta affluenza prevista nelle prime ore di apertura. Conviene provare più tardi, magari nei prossimi giorni e comunque nelle ore in cui potrebbe esserci meno traffico.

Per accedere al portale della Carta del Docente è necessario utilizzare le credenziali SPID di livello 2 o la Carta d’Identità Elettronica (CIE).

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