Corsi Indire sostegno: due nuovi Tfa entro dicembre 2025, i requisiti sono definiti, i costi ancora no
Il modo di accedere alla specializzazione sul sostegno sta per cambiare definitivamente in virtù di quanto sancito dal decreto scuola, con il Dl 71/2024 che ha aperto la strada a nuovi percorsi per ottenere la specializzazione sul sostegno che si affiancheranno al Tfa.
I due nuovi corsi Tfa
Il Tirocinio Formativo Attivo, erogato dalle Università ogni anno, andrà a formare quello che viene definito i nuovo doppio canale di specializzazione sul sostegno grazie all’attivazione dei Corsi Indire.
Una volta che prenderanno il via i Corsi Indire, i percorsi che saranno attivati sono due. Quello nuovo sarà riservato a chi ha tre anni di servizio sul sostegno e un altro dedicato a chi è in possesso di titoli esteri.
Proprio sul Tfa Indire c’è grande curiosità e aspettativa, soprattutto per quel che riguarda le tempistiche. Il ministro Valditara ha preso questa decisione proprio in virtù dell’urgenza di fornire alla scuola italiana maggiori specializzazioni, ma ancora non si sa quando saranno attivati i percorsi. Paradossalmente, sappiamo quando finiranno: i 30 cfu che verranno erogati dai Corsi Indire dovranno essere acquisiti entro il 31 dicembre 2025.
Chi potrà partecipare
Dunque chi vorrà ottenere la specializzazione per il sostegno agli alunni con disabilità potrà fare riferimento ai percorsi formativi dell’INDIRE, in aggiunta ai percorsi erogati dalle università. Le università si muoveranno autonomamente o in collaborazione con l’INDIRE.
I Tfa Indire saranno riservati a chi ha svolto servizio sul sostegno. Nello specifico, il requisito per partecipare ai percorsi è essere in possesso di servizio su posto di sostegno per almeno tre anni scolastici (anche non continuativi) nei cinque anni precedenti, sia in scuole statali che paritarie.
Ai Tfa Indire per titoli esteri, potranno partecipare coloro che hanno conseguito una qualifica professionale o un titolo di formazione presso un’università estera o altro organismo abilitato all’interno dell’Unione Europea. Via libera anche a coloro i quali hanno un procedimento di riconoscimento pendente del titolo di formazione o hanno aperto un contenzioso amministrativo per mancata conclusione, entro i termini di legge, del procedimento.
Gli aspetti da chiarire
L’iscrizione sarà consentita a chi presenterà rinuncia ad ogni istanza di riconoscimento sul sostegno. Ora si aspetta il decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito, insieme al Ministro dell’università e della ricerca, che sancisca i dettagli di questi percorsi. In particolare ci sono ancora dubbi circa i criteri di ammissibilità dei titoli esteri, i contenuti formativi dei percorsi, le modalità di attivazione e i costi. A quel punto si potrà definire quali saranno le modalità e i termini di presentazione delle domande.
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