Carta del docente: arriva direttamente in busta paga ma con lista servizi acquistabili ridotta, le novità
Altro che abolizione o decurtazione della carta docente. Proprio pochi giorni dopo l’attivazione tardiva della piattaforma che consente ai docenti di accedere al bonus per l’aggiornamento professionale, arrivano segnali positivi dal Governo e dal ministero che fanno pensare che questo non sia l’ultimo anno caratterizzato da questo bonus, anzi.
L’importo totale
Sono allo studio dei miglioramenti che potrebbero rendere la carta del docente ancora più appetibile. Innanzitutto c’è stato l’annuncio del ministro Valditara che ha spiegato di voler inserire nella prossima legge di bilancio la possibilità di estendere la carta del docente a tutti i precari.
Non solo: negli ultimi giorni si sta facendo sempre più concreta l’ipotesi che il taglio dell’importo (da 500 a 425 euro) potrebbe essere scongiurati, con la somma piena disponibile anche per i prossimi anni. L’ultima novità, non da poco, è che dal prossimo anno il bonus potrebbe essere erogato direttamente nella busta paga degli aventi diritto. Lo riporta Il Giornale, supportato da fonti sindacali, secondo il quale il Ministero sarebbe già al lavoro in questo senso, non prima di aver valutato cosa comporterebbe anche a livello economico una modifica del genere.
Bonus in busta paga
Se da un lato ottenere il bonus direttamente in busta paga potrebbe essere molto comodo per i docenti, andrebbe valutata al meglio la modalità di gestione dell’importo, che potrebbe essere destinato anche a spese che non rientrano nell’elenco fornito dal ministero. Non solo: se il bonus finisse in busta paga rischierebbe di subire delle riduzioni perché soggetto a tasse. La richiesta del trasferimento del bonus in busta paga sarebbe arrivata, scrive Il Giornale, da una sigla sindacale.
Lista ridotta
Una decisione in contrasto con un’altra notizia, quella che il ministero starebbe pensando a una lista di beni e servizi acquistabili ridotta. Italia Oggi sostiene che potrebbe esserci una “una maggiore limitazione a hardware e software, e una minore spesa per i corsi di formazione”. Al momento i dati dicono che pc e tablet rappresentano nettamente la spesa maggiore per i docenti.
Al momento il bonus è destinato al personale docente di ruolo e al personale che ha avuto sentenza favorevole dopo ricorso. Ma come detto il ministero intende estenderlo dal prossimo anno anche a tutti i precari.
Iscriviti al nostro canale Telegram per ricevere tutti gli aggiornamenti sulla scuola. Seguici su Google News cliccando su “segui”.