Economia e Fisco

Pagamento supplenze brevi ottobre 2024: nuova circolare per velocizzare i pagamenti e renderli puntuali, incontro tra ministero e sindacati

Il ministero prova ad affrontare nuovamente la questione del pagamento delle supplenze brevi, con ‘obiettivo di assicurare un sistema più efficiente e puntuale che consenta ai supplenti destinatari di questo tipo di contratti di ottenere lo stipendio con tempistiche paragonabili a quelle dei colleghi.

Le tempistiche dei pagamenti

Il progetto è già avviato, come dimostra la bozza di circolare presentata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito il 15 ottobre, recante l’oggetto “Misure per il monitoraggio dei contratti per supplenza brevi e saltuarie – indicazioni operative”.

Flc Cgil ha spiegato che ci sarà in questo senso un aggiornamento fissato per domani, quando si discuterà nuovamente della questione. La circolare contiene indicazioni operative ai dirigenti scolastici utili a gestire al meglio questi contratti. I riferimenti sono all’Ordinanza Ministeriale n. 88 del 2024 e del DPCM del 31 agosto 2016 con l’obiettivo di ottimizzare modalità e tempistiche di pagamenti.

La questione del pagamento degli stipendi dei supplenti brevi si protrae ormai da anni, e salvo misure speciali adottate saltuariamente dal ministero, rappresentano un punto debole dell’amministrazione in virtù dell’attesa di diversi mesi cui sono spesso costretti i docenti destinatari di questo genere di contratti.

Soluzioni non definitive

A causare le tempistiche eccessivamente lunghe del pagamento dei supplenti brevi, un inter burocratico complesso e farraginoso che puntualmente causa intoppi e ritardi. Troppi i soggetti coinvolti nell’iter burocratico previsto, per non pensare che inevitabilmente si vada incontro a disguidi: segreteria scolastica, sistema SIDI, piattaforma NoiPA e Ragioneria Generale dello Stato.

E così da anni si assiste a ritardi nei pagamenti superiori anche a uno o due mesi. Sembrava vicina a una soluzione la questione con l’intervento nell’aprile del 2023 del Ministero dell’Istruzione che aveva annunciato un sistema più snello per velocizzare i pagamenti. Ma l’illusione è durata poco e i problemi si sono puntualmente ripresentati.

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