Scuola

Assunzione idonei 2020: redistribuzione posti autorizzati in regione e non coperti per mancanza di aspiranti tra quelle che hanno esaurito il contingente e che hanno ancora cattedre vacanti e idonei in graduatoria

A pochi giorni dalla pubblicazione del nuovo bando di concorso per la procedura relativa al secondo concorso Pnrr 2024, cresce la protesta da parte di chi ha partecipato negli anni scorsi ai concorsi e pur risultando idoneo, è rimasto fuori da qualunque possibilità che la graduatoria di cui fa parte possa essere utilizzata per le immissioni in ruolo.

L’accavallarsi di nuovi concorsi

In particolare in questi giorni sta montando la protesta, spalleggiata anche dai sindacati, UIL Scuola Rua in particolare, dei docenti idonei al concorso del 2020. Questi docenti chiedono l’assunzione in ruolo in nome del diritto ad avere una cattedra avendo superato tutte le prove.

Al momento la loro possibilità di ottenere un lavoro è paralizzata dal sistema scolastico di reclutamento che secondo i sindacati si sta rivelando fallimentare, e che con l’accavallarsi di nuovi concorsi non fa altro che produrre ulteriore malcontento.

Proprio il prossimo concorso scuola Pnrr che verrà bandito a novembre, rappresenta per UIL Scuola Rua un’ingiustizia dal momento che costringe a sottoporsi a una nuova selezione chi ha già dimostrato la propria competenza. Il tutto mentre ci sono tantissimi posti vacanti disponibili.

Costo zero per lo Stato

La posizione delicata non riguarda solo gli idonei 2020 ma anche l’ultimo concorso, e infatti viene richiesta dal sindacato anche la trasformazione in graduatorie a esaurimento di quelle del concorso PNRR 2023.

La soluzione può essere solo l’assunzione immediata di tutti gli idonei della specifica regione. Non solo: necessario redistribuire i posti autorizzati ma non coperti per mancanza di aspiranti tra le regioni che hanno esaurito il proprio contingente, ma che dispongono ancora di cattedre vacanti e idonei in graduatoria.

Il vantaggio di questa proposta, oltre che per i docenti, è anche per il Governo perché sarebbe a costo zero per le casse dello Stato.

“Nell’immediato, bisogna assumere tutti gli idonei della specifica regione e, successivamente, redistribuire i posti autorizzati nella stessa regione e non coperti per mancanza di aspiranti tra quelle che hanno esaurito il proprio contingente ma che dispongono ancora di cattedre vacanti e di idonei in graduatoria”, ribadisce la UIL Scuola Rua.

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