Concorso scuola novembre 2024: ecco perchè sarà più difficile, dal prossimo si entra a regime con il sistema dei 60 cfu
Tra pochi giorni verrà bandito il secondo concorso scuola Pnrr del 2024, e già viene annunciato come un concorso molto più difficile rispetto a quello attuato a inizio anno e che deve ancora concludersi definitivamente. Cosa rende questo concorso più impegnativo rispetto al primo? La difficoltà non dovrebbe essere legata tanto ai contenuti delle prove quanto alle soglie richieste per passare dallo scritto all’orale.
Le modifiche
Il cambiamento proposto dal ministero è contenuto in un emendamento del Dl Scuola, da poco diventato legge e mira ad abbreviare le tempistiche di attuazione degli esami orali rispetto a quanto avvenuto in passato. Se non ci sono novità per quel che riguarda il punteggio minimo (70/100), le modifiche sostanziali riguardano le modalità di accesso alla prova orale. E’ infatti previsto che saranno ammessi alla prova orale un numero di candidati pari al triplo dei posti a concorso.
Per accedere all’orale bisogna riuscire dunque a rientrare tra i migliori candidati in assoluto tra i partecipanti. Questo sistema sarà anche una prova generale in vista della fase transitoria, prevista per il 31 dicembre 2024. Dall’anno prossimo, quando è previsto un concorso scuola l’anno, si dovrebbe entrare a regime con il sistema dei 60 CFU.
I requisiti
Lo stabilisce il decreto legislativo n. 59 del 2017, art. 18 bis, in base al quale è sancito che la fase transitoria dura fino a fine anno in corso. Per quest’anno, fermo restando il possesso del titolo di studio necessario con riferimento alla classe di concorso, sono ammessi a partecipare al concorso scuola secondaria di primo e secondo grado e per i posti di insegnante tecnico-pratico coloro che abbiano conseguito almeno 30 CFU.
Altri ammessi al concorso sono, fino al 31 dicembre 2024, coloro i quali entro il 31 ottobre 2022, abbiano conseguito i 24 CFU previsti quale requisito di accesso al concorso secondo il previgente ordinamento.
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VALDITARA VERGOGNATI ,UN ALTRO CONCORSO SENZA RICONOSCERE L’IDONEITÀ PER IL PRECEDENTE, CENTINAIA DI MILIONI PERSI NEL NULLA
Chiedo, possibile che con la maturità conseguita nel liceo pedagogico e scienze umane, più laurea in scienze dell’ educazione e formazione, più i 24 CFU, più mesi e mesi di supplenza nelle scuole pubbliche, non si possa insegnare e patecipare al prossimo concorso o poter accedere al TFA?