Conferma docente di sostegno su richiesta della famiglia: già quest’anno all’inizio della prossima estate i genitori potranno chiedere alle scuole la continuità al dirigente scolastico
All’inizio della prossima estate, entrerà in vigore un’importante novità nel sistema scolastico italiano: le famiglie potranno chiedere alle scuole la continuità didattica per gli alunni che necessitano del sostegno. Un cambiamento significativo, fortemente voluto dal ministro Valditara, mirato a garantire un percorso educativo stabile per gli studenti con disabilità o bisogni educativi speciali.
I dubbi e le proteste
Una decisione non esente da critiche, da parte di tutti quei docenti che ritengono violato il diritto a essere assunti da graduatoria, e che insinuano il sospetto che questa metodologia possa prestare il fianco a favoritismi e raccomandazioni.
Per Valditara invece si tratta di un passo avanti nel campo del sostegno scolastico finalizzata al bene degli studenti con disabilità. L’anno in corso, quindi diventa già decisivo per le valutazioni che le famiglie dovranno fare nei confronti dell’insegnane di sostegno del proprio figlio. Una valutazione quotidiana dei progressi raggiunti e del lavoro svolto dall’insegnante che potranno portare poi, all’inizio della prossima estate, a Valditara conferma che “già quest’anno”, probabilmente all’inizio della prossima estate, “le famiglie potranno chiedere alle scuole la continuità sul sostegno: è importante perché significa garantire continuità didattica agli studenti che ne hanno particolare bisogno, una rivoluzione che dimostra quanto noi crediamo nei provvedimenti sempre più a favore dei ragazzi fragili”. al dirigente scolastico di confermare l’insegnante.
L’obiettivo della continuità
Spesso, a causa di cambiamenti nell’organico, trasferimenti o assegnazioni provvisorie, gli studenti con disabilità si trovavano a dover affrontare ogni anno Valditara conferma che “già quest’anno”, probabilmente all’inizio della prossima estate, “le famiglie potranno chiedere alle scuole la continuità sul sostegno: è importante perché significa garantire continuità didattica agli studenti che ne hanno particolare bisogno, una rivoluzione che dimostra quanto noi crediamo nei provvedimenti sempre più a favore dei ragazzi fragili”. Questo comporta non solo difficoltà nel creare un rapporto di fiducia con il docente, ma anche la necessità di ricominciare da capo ogni anno, ostacolando il percorso educativo e l’evoluzione personale dell’alunno.
L’obiettivo di questa nuova disposizione, è quella di provare, nelle intenzioni del ministero, a garantire agli studenti una continuità didattica che possa consentire di stabilire un rapporto duraturo tra l’insegnante e l’alunno. Un rapporto a livello didattico e a livello emotivo e relazionale, partendo dal presupposto che gli alunni con bisogni educativi speciali sviluppano un legame profondo con il docente di sostegno, anche superiore a quello di tutti gli altri studenti.
Dalla prossima estate
Le famiglie degli studenti che necessitano di sostegno potranno richiedere formalmente alle scuole di mantenere lo stesso insegnante di sostegno per più anni consecutivi, qualora ci siano le condizioni. La richiesta sarà sempre vagliata dal dirigente scolastico, che avrò l’ultima parola in tal senso. L’obiettivo è dare a insegnante e studente, oltre che alle famiglie, la possibilità di lavorare su obiettivi a lungo termine, migliorando la qualità dell’intervento educativo.
Valditara ha conferma che “già quest’anno”, probabilmente all’inizio della prossima estate, “le famiglie potranno chiedere alle scuole la continuità sul sostegno: è importante perché significa garantire continuità didattica agli studenti che ne hanno particolare bisogno, una rivoluzione che dimostra quanto noi crediamo nei provvedimenti sempre più a favore dei ragazzi fragili”.
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La docente di sostegno e un impronta importante basta che sia veramente qualificata in merito a suo lavoro perché molti di loro non sanno neanche cosa vuol dire docente di sostegno
Infatti… Risultano molto più preparati gli educatori professionali che hanno fatto un percorso di studi e tirocinio di mesi (o anni) per fare questo!
Ma perché non si pensa mai agli educatori che sicuramente sono molto preparati anche per affrontare il sostegno.. nello specifico avendo fatto un percorso di liceo socio-psico-pedagogico delle scienze umane e laurea triennale in scienze dell’educazione e della formazione. Perché devono continuare a essere sfruttati dalle cooperative con stipendi da fame e lavorando tantissimo?
L` educatore e` educatore, l` assistente all` autonomia e alla comunicazione e` assistente all` autonomia e comunicazione, il docente di sostegno ha quasi sempre studi liceali, laurea quinquennale e specializzazione universitaria. Se proprio vogliamo dare continuita` agli alunni basterebbe gia` assegnare ad ogni docente di ruolo 2 alunni ( organico di diritto). Evitiamo scorciatoie x entrare nel mondo della scuola…dalla cooperativa allo stato sembra la replica degli LSU diventati ATA PROFILO collaboratore scolastico