Graduatorie, Gps e supplenze

Assunzioni docenti 2024: stop al canale unico dei concorsi, attenzione a merito ed esperienza, si va verso il doppio canale di reclutamento

Non solo concorsi, ma anche strumenti che possano consentire di valorizzare il merito e l’esperienza dei docenti. Il pensiero va subito al doppio canale di reclutamento docenti, che anche se non espressamente citato dal responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega Mario Pittoni, già presidente della commissione Cultura al Senato nella sua ultima dichiarazione, resta un obiettivo importante e un cavallo di battaglia degli ultimi anni non solo dell’esponente politico ma anche di molti sindacati.

Il doppio canale di reclutamento

“Gli ultimi anni hanno visto la crescita esponenziale delle supplenze a scapito della stabilizzazione dei docenti, prima garanzia di qualità dell’insegnamento. Va quindi velocizzato il reclutamento a tempo indeterminato diversificando i meccanismi: non più solo concorsi, ma attenzione anche a merito ed esperienza”.

Il doppio canale di reclutamento prevede lo scorrimento delle graduatorie GPS dopo l’esaurimento delle attuali graduatorie da cui vengono conferiti i ruoli, GaE e Concorsi. Un metodo utilizzato con successo sul sostegno, e che in molti, a cominciare dall’onorevole Pittoni, vorrebbero fosse esteso anche ai posti comuni.

Non solo sostegno

Infatti per gli anni scolastici 2024/25 e 2025/26 è stato approvato lo scorrimento delle GPS di prima fascia per il sostegno con norma inserita nel DL PNRR e già pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Al momento invece la norma lascia fuori lo scorrimento delle GPS per i posti comuni.

Valditara ha annunciato di voler chiedere a Bruxelles maggiore autonomia da parte dell’Italia per quel che riguarda le assunzioni, una flessibilità che ha fatto pensare proprio al doppio canale di reclutamento, anche se non espressamente citato. D’altra parte proprio il lavoro di Valditara ha portato al risultato che sul sostegno si possa assumere direttamente dalle GPS di prima fascia. Un sistema cui si è già fatto ricorso negli anni passati ma che adesso è entrato a regime.

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