Si avvicina sempre più la pubblicazione del bando per il secondo concorso scuola Pnrr del 2024, un appuntamento che fa crescere il malcontento di tutti coloro i quali hanno superato il concorso ordinario del 2020 ma si trovano ancora in una situazione di precarietà. Per loro l’utopia di un’assunzione stabile è sempre più lontana, e il fatto che sta per essere bandito un nuovo concorso aumenta il senso di incertezza e frustrazione.

30mila idonei in attesa

Le statistiche raccontano di circa 30.000 idonei del concorso 2020, in attesa di assunzione nonostante abbiano superato le prove. Per loro difficile intravedere una via di uscita, considerato che il nuovo concorso comporta nuovi candidati in classi di concorso dove esistono già graduatorie da esaurire.

Tito Russo, segretario organizzativo della Flc Cgil Roma e Lazio in un’intervista a Orizzonte Scuola ha proposto un piano di reclutamento complessivo che preveda l’inserimento degli idonei del 2020 e di quelli che parteciperanno ai nuovi concorsi legati al PNRR. “Non ha senso bandire nuovi concorsi quando ci sono già lavoratori con esperienza e abilitazione che meritano di essere assunti”.

Organico di fatto e di diritto

Da parte del ministero si attende un investimento strutturale nelle risorse economiche che consenta di affrontare le carenze di personale nelle scuole.

Altra questione che il ministero dovrà affrontare, prima o poi, riguarda l’organico di fatto e di diritto. Su questo tema Flc Cgil si batte e si impegna da anni: “È fondamentale superare questa differenza e garantire che le assunzioni siano adeguate alle reali necessità delle scuole”, ha aggiunto.

Il sindacato punta anche il sito sull’attuale sistema di reclutamento e formazione degli insegnanti, che ha creato un mercato dei titoli e le offerte di formazione indiscriminate foriero di confusione e incertezze tra i docenti.

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