Scuola

Corsi Indire sostegno: per il ministero mancano gli specializzati, ma chi ha fatto il Tfa è disoccupato

Il Decreto Sport e Scuola (dl 71/2024) cambia il mondo del sostegno introducendo due nuove tipologie di corsi che si andranno ad affiancare al già presente TFA sostegno. Il primo sarà anche il più criticato, e cioè il percorso INDIRE da 30 CFU. Sarà riservato ai docenti con tre anni di servizio specifico su posti di sostegno.

I nuovo corsi

La seconda novità riguarda i percorsi straordinari per docenti con titoli di sostegno acquisiti all’estero. Saranno percorsi organizzati sempre da INDIRE o dalle università. Potranno partecipare coloro i quali vantano il completamento di un percorso formativo sul sostegno in un’università estera legalmente riconosciuta.

Prendere parte a questi percorsi significa accettare la rinuncia a intraprendere in futuro qualunque azione legata al tentativo di riconoscimento del titolo ottenuto all’estero.

Come detto il nuovo doppio canale di specializzazione sul sostegno introdotta dal ministero non soddisfa quanti hanno partecipato stanno partecipando ai Tfa. I Corsi Indire sono ritenuti una semplificazione del Tfa stesso. Il risultato sarà uguale, ma il percorso più semplice.

Specializzati disoccupati

In particolare i docenti di sostegno contestano la logica dietro l’organizzazione di questi corsi, ovvero la mancanza di docenti di sostegno. Il Collettivo Docenti di Sostegno specializzati sostiene che chi ha affrontato il Tfa adesso si ritrova senza lavoro, con alle spalle un lungo e costoso percorso che adesso rischia di essere sminuito.

Aver speso 3.000 euro e affrontato una serie di esami per ottenere 60 CFU e la specializzazione sembra essere stato vano. In più la beffa è che questi insegnanti sono disoccupati, mentre il ministero dichiara una carenza di insegnanti specializzati. Per chi ha sostenuto il Tfa, i nuovi corsi brevi online sono vissuti come un tentativo di incrementare i guadagni delle università ignorando le necessità di chi quei corsi li ha già sostenuti.

Iscriviti al nostro canale Telegram per ricevere tutti gli aggiornamenti sulla scuola. Seguici su Google News cliccando su “segui”.