Ottobre volge al termine e ad oltre un mese dall’inizio delle lezioni molte scuole devono fare ancora i conti con la necessità di assegnare cattedre vacanti prima possibile attingendo dalle graduatorie Gps. Questo significa che l’algoritmo per le supplenze è ancora operativo, e in alcune province siamo ben al di là del secondo turno di nomine.

La scelta delle max 150 preferenze

A rendere le graduatorie ancora capienti di docenti in attesa di assegnazioni, il fatto che si debba avere a che fare con rettifiche, rinunce e correzioni. Il peccato originale è sempre l’essere partiti con graduatorie che inizialmente erano tutt’altro che perfette, e questa ha rappresentato un motivo di penalizzazione per molti docenti.

Chi infatti si trovava nelle migliori posizioni in graduatoria, paradossalmente, all’inizio non ha potuto concorrere per cattedre che erano indisponibili o che sono state subito assegnate a docenti che poi si sono rivelati non aventi diritto l’incarico o rinunciatari. Il caso più classico è quello dei docenti di ruolo che hanno partecipato alla procedura per la scelta delle max 150 preferenze salvo poi non cancellarsi dagli elenchi.

La rinuncia dei docenti di ruolo

Una cosa che avrebbero dovuto fare per correttezza nei confronti dei colleghi e del funzionamento del sistema in generale, ma che non erano obbligati a fare. Ministero ed uffici scolastici hanno sensibilizzato in questo senso, ma inevitabilmente la percentuale di chi ha provveduto è risultata insufficiente a rendere le operazioni il più affidabili possibili.

E così, anche in virtù di questa situazione, si ha ancora a che fare con turni di nomina successivi. Negli anni passati in alcune occasioni si è andati avanti anche oltre dicembre. Non è detto che anche quest’anno si arrivi ad anno scolastico così inoltrato, e in ogni caso è una situazione che riguarda solo poche province rispetto al totale nazionale.

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