Scuola

Domanda concorso scuola 2024: meno di venti giorni di tempo per i candidati dalla pubblicazione del bando, proroga se la fine coincide con un giorno festivo

Non è piaciuta a i sindacati la novità presentata dal ministero in fase di confronto parlando del prossimo concorso scuola 2024, il secondo in ambito Pnrr, relativa alle tempistiche concesse ai candidati per presentare la domanda di partecipazione alla prossima procedura.

Le differenze con il precedente concorso

Il prossimo concorso scuola sarà quasi identico a quello che lo ha preceduto in questo 2024, ma ci sono alcune modifiche sostanziali, come quella relativa alla presentazione delle domande di partecipazione.

La novità è inerente appunto la presentazione della domanda da parte dei candidati. La finestra temporale che il ministero ufficializzerà con il bando, salvo sorprese dell’ultimo momento, sarà particolarmente ristretta rispetto al solito. Questo per andare incontro alle esigenze del ministero di analisi dei titoli presentati entro la fine dell’anno.

Le prove

Ricordiamo che il concorso verrà bandito con ogni probabilità a novembre inoltrato, e che dovrà rientrare nella fase transitoria la cui fine è fissata per il 31 dicembre 2024. Le prove saranno in ogni caso messe in calendario a inizio 2025, prima possibile perché l’obiettivo è fare in modo che le graduatorie siano pronte per il prossimo anno scolastico, in modo da perfezionare le immissioni in ruolo dei vincitori.

E qui c’è l’altra novità pensata per ridurre al minimo i tempi degli orali: per superare lo scritto non basta il conseguimento del punteggio minimo di 70/100, ma è necessario, in base alla modifica introdotta dall’art. 14 bis del decreto 71/2024, far parte del numero di candidati pari a tre volte il numero dei posti messi a concorso nella regione per la singola classe o tipologia di posto.

La presentazione della domanda

Le tempistiche di presentazione della domanda dovrebbero essere meno di venti giorni dalla data di pubblicazione del bando. Si parla di poco più di due settimane, partendo dal presupposto che nel caso in cui il termine per la presentazione della domanda dovesse coincidere con un giorno festivo, è prorogato di diritto al primo giorno non festivo successivo.

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