Scuola

Assunzioni concorso scuola 2024: ritardo preoccupante, per le classi di concorso che non riusciranno a concludere il percorso in tempo nomine dei vincitori nel prossimo anno scolastico

Alla vigilia del nuovo concorso scuola Pnrr, il secondo previsto in questo 2024 anomalo dal punto di vista delle procedure in programma, inizia a preoccupare il ritardo nelle assunzioni relative al Pnrr, ancora non del tutto completato in alcune regioni.

Classi di concorso in ritardo

I dati che arrivano dal ministero raccontano di una situazione di ritardo per quel che riguarda la procedura di assunzioni del primo concorso PNRR. Addirittura, secondo le statistiche, non si riesce ad andare oltre l’assunzione di metà delle graduatorie di merito previste.

Le assunzioni non raggiungono nemmeno il 50% in molti casi, e questo significa che per tutte le classi di concorso che non riusciranno a concludere il percorso in tempo utile le nomine dei vincitori avverranno nel prossimo anno scolastico. In tutto ciò va tenuto presente che il termine ultimo per la conclusione del concorso è già stato spostato dal 31 agosto al 10 dicembre, ma la sensazione è che anche questa proroga potrebbe non essere sufficiente.

In attesa degli orali

L’allarme lo ha lanciato il deputato Antonio Caso, Capogruppo M5S in Commissione Cultura. Il numero elevato di promossi dallo scritto all’orale, ha certamente rallentato tutte le operazioni. Una situazione che ha portato il ministero in vista del bando per il prossimo concorso scuola a sancire una soglia di sbarramento nelle promozioni dallo scritto all’orale che dovrebbe semplificare le operazioni.

La fotografia attuale racconta che per alcune classi di concorso non si è ancora riusciti a svolgere gli orali. Va detto che è una condizione che riguarda la minoranza dei casi, ma in ogni caso si tratta di una situazione che preoccupa, soprattutto alla luce dell’incombere del nuovo concorso che rischia inevitabilmente, a questo punto, di sovrapporsi.

Gli accordi con Bruxelles

Sono ritardi di cui di fatto si era già a conoscenza, ma ciò nonostante il ministero al momento non è riuscito a trovare una soluzione per scongiurarli.

Il timore è che si comprometta il raggiungimento dell’obiettivo delle assunzioni concordate con Bruxelles in ambito Pnrr. Per i docenti, si ravvisa il perdurare di una condizione di precarietà per cui la Commissione Europea ha già “condannato” il nostro Paese. Al momento si ha a che fare con gli idonei di vecchi concorsi ed i precari storici che non possono entrare in ruolo per consentire le assunzioni da PNRR. In tutto ciò si aggiungono i ritardi nelle assunzioni dei vincitori PNRR.

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