Proseguono le nomine delle supplenze tramite graduatorie Gps per l’anno scolastico 2024/2025. Ogni giorno che passa sono sempre meno le cattedre vacanti residue, ma rettifiche, disponibilità sopravvenute e rinunce consentono a chi è ancora in attesa di un incarico di ottenere posti anche molto ambiti, sfuggiti a chi paradossalmente era posizionato meglio in graduatoria e ha ottenuto altro incarico.

I ritardi nell’avvio dell’algoritmo

Sono gli effetti del fatto che l’algoritmo non torna indietro, una volta assegnate le supplenze, anche in caso di disponibilità sopravvenute. Un meccanismo che a volte finisce paradossalmente per penalizzare i docenti con un punteggio maggiore, a causa delle graduatorie che vengono utilizzate dagli uffici scolastici nei primi turni non sempre perfette.

Anche quest’anno, anzi verrebbe dire soprattutto quest’anno a causa dell’aggiornamento biennale delle gps e della proroga concessa dal ministero, gli uffici scolastici hanno dovuto fare di necessità virtù e trovare un compromesso tra la necessità di anticipare il più possibile le tempistiche e il bisogno di attingere da graduatorie il più possibile verificate.

Gli incarichi fuori graduatoria

Non tutti gli uffici scolastici hanno optato per la stessa strategia, e così abbiamo assistito a province nelle quali l’algoritmo è stato avviato già a fine agosto, ma con graduatorie tutt’altro che perfette, e altre province, anche molto importanti, che hanno preferito rimandare anche dopo l’avvio dell’anno scolastico pur di mondare le graduatorie da rinunciatari e rettifiche dell’ultimo momento.

In questi giorni si sta procedendo nelle province in cui i turni di nomina stanno andando avanti ben oltre il primo. L’anno scorso in alcuni casi si andò oltre il primo quadrimestre, e la sensazione è che in alcune province possa accadere qualcosa di simile anche quest’anno. Parallelamente all’assegnazione delle nomine Gps si sta procedendo con gli incarichi fuori graduatoria, che comprendono il ricorso agli interpelli.

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