Sciopero scuola 31 ottobre 2024: i motivi della protesta, stop alle lezioni per tutta la giornata in tutta Italia
Sarà un Halloween all’insegna delle proteste per il mondo della scuola, in virtù dello sciopero annunciato per il prossimo 31 ottobre per tutta la giornata dai sindacati, Flc Cgil in primis. Molti i motivi che hanno portato a questa decisione, a cominciare dalla necessità di protestare contro la riduzione del potere d’acquisto dei salari, poiché il governo non ha stanziato risorse sufficienti per rinnovare il contratto 2022-2024.
Il potere d’acquisto
Nonostante il rimborso abbia raggiunto quasi il 18% in tre anni, è stato previsto solo un aumento del 5,78%, distribuito in parte già l’anno precedente. I sindacati denunciano che, se le trattative iniziassero domani, i lavoratori vedrebbero solo un terzo di quanto dovuto, ossia una media di 35 euro netti in busta paga, accusando il governo di fare cassa sui salari.
Altro motivo che porterà i sindacati in piazza e le scuole, probabilmente, a sospendere le lezioni se la partecipazione dei docenti e degli alunni sarà ingente, la situazione del precariato nei settori dell’istruzione e della ricerca. I sindacati denunciano che non ci sono condizioni adeguate per la stabilizzazione dei lavoratori. La criticata è per la mancanza di interventi efficaci, l’accusa è nei confronti del governo incapace di rimediare a una situazione fuori dalla legalità, con un abuso di contratti a tempo determinato, il che ha portato a sanzioni da parte della Commissione Europea.
L’autonomia differenziata
Sindacati critici con le recenti riforme governative, tra cui l’autonomia differenziata, la riforma del pre-ruolo universitario e il liceo del made in Italy, giudicandole insoddisfacenti. La legge di bilancio, ha confermato la mancanza di risorse adeguate per i contratti, prevedendo solo un aumento dello 0,22% del salario accessorio per il personale docente, senza considerare tecnici, amministrativi e precari.
La carta del docente
C’è inoltre preoccupazione per la Carta del docente, inizialmente riservata al personale di ruolo e ora estesa solo ai supplenti annuali, con criteri e importi ancora incerti. Infine, la denuncia è nei confronti dei tagli lineari del 5% a tutti i settori della conoscenza, che comporteranno riduzioni nel fatturato universitario e nella ricerca. I sindacati hanno invitato tutti a partecipare alle manifestazioni del 31 ottobre per far sentire la propria voce.
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