Bando concorso docenti 2024: precedenza a chi ha fatto servizio civile penalizza chi supera le prove con punteggio alto
In vista del prossimo concorso scuola Pnrr 2, e con il primo del 2024 ancora non del tutto andato in archivio con molte classi di concorso e regioni ancora alle prese con il completamento delle prove orali, torna di moda il regolamento, che sarà con ogni probabilità confermato nel prossimo bando di novembre, in base al quale chi ha fatto il servizio civile abbia delle riserve di posti.
Il riconoscimento delle competenze
Posti che vengono sottratti dalla disponibilità di coloro i quali hanno conseguito alle prove concorsuali un punteggio più alto. Il mondo del precariato scolastico, già di per sé sul piede di guerra per le condizioni cui è costretto a insegnare, alza la voce contro questa che viene ritenuta un’ingiustizia, l’ennesima.
In tutto ciò, il ministero continua a negare il riconoscimento delle competenze di chi ha superato le prove concorsuali, con la mancata pubblicazione di graduatorie di merito trasparenti e che attestino il risultato ottenuto con le prove della procedura.
Il riconoscimento dell’idoneità e della graduatoria di merito e a scorrimento per gli idonei PNRR 23/24 è una delle priorità, così come la necessitò che il ministero pubblichi le graduatorie di merito contenenti l’elenco di chi ha superato le prove e che non ottiene l’idoneità in quanto questi concorsi non sono abilitanti, ma che almeno desidera conoscere la propria posizione anche in ottica rinunce di cui potrebbe beneficiare.
Il servizio civile universale
Alcuni docenti sono nelle condizioni di non potersi abilitare dal momento che i corsi abilitanti sono aperti solo a coloro che avevano un’abilitazione.
Chi dispone di un’abilitazione o ha frequentato il Tfa sostegno ha potuto abilitarsi su materia con i corsi abilitanti a pagamento. Restano fuori coloro i quali non sono abilitati. I percorsi sono a numero chiuso e consentono la partecipazione solo a poche persone, e così non riescono a entrare in prima fascia.
Una delle principali critiche che i precari che stanno partecipando ai concorsi muovono al ministero è il fatto che il concorso PNRR era stato pensato e indetto per superare il precariato, ma al momento questi obiettivi non sono stati raggiunti. Molte polemiche per il fatto che sta finendo per premiare chi ha svolto il servizio civile universale, che avrà diritto a una quota di riserva di posti a svantaggio dei precari che hanno fatto il concorso e a quelli che hanno lavorato da anni nella scuola.
Nell’occhio del ciclone le nuove riserve di posti per chi ha svolto il servizio civile universale, considerate ingiuste e penalizzanti nei confronti di chi non può vantare questa riserva.
Iscriviti al nostro canale Telegram per ricevere tutti gli aggiornamenti sulla scuola. Seguici su Google News cliccando su “segui”.