Sono molte le critiche nei confronti della decisione del ministero di bandire un nuovo concorso in autunno, il secondo del 2024 in ambito Pnrr, nonostante le tante graduatorie con idonei dei concorsi precedenti e il primo concorso scuola pnrr ancora in corso.

Le proteste online

Ma nonostante questo, e nonostante le minacce di boicottaggio da parte di tantissimi utenti che raccogliamo quotidianamente in redazione e sui nostri canali social, si prevede un’adesione particolarmente alta alla procedura concorsuale che sarà bandita a novembre, nei prossimi giorni.

Uno dei motivi è indubbiamente il fatto che per alcune categorie di docenti sarà l’ultima occasione per partecipare al concorso con determinati requisiti. Il motivo è che il prossimo concorso scuola sarà l’ultimo che farà parte della fase transitoria Pnrr. Dal prossimo anno, con la decisione di un nuovo concorso l’anno a partire dal 2025, si entrerà nella fase ordinaria regolamentata per larga parte dai percorsi abilitanti. Questi concorsi invece, lo ricordiamo, non sono più abilitanti per cui anche chi supera le prove ma non rientra tra i vincitori resta con un pugno di mosche, se non fosse per i 12,5 punti che si possono vantare da una procedura all’altra come valutazione dei titoli.

I requisiti in dismissione

Tra i requisiti che spariranno, ad esempio, ci saranno il possesso della laurea + 24 cfu e il diploma Itp. Questo contribuirà sicuramente a una massiccia partecipazione di candidati, al punto che tra le novità che il bando a breve ufficializzerà, ci sarà la soglia di sbarramento nella promozione all’orale, per la quale non basterà più ottenere il punteggio minimo di 70 su 100.

Il nuovo concorso, come il primo bandito un anno fa, prevede delle prove semplificate consistenti in una prova scritta, una orale e la valutazione dei titoli.

Le prove

La prima prova scritta, computer-based sarà valida per tutte le tipologie di posto, durerà 100 minuti e sarà composta da cinquanta quesiti. La seconda prova orale, un colloquio, durerà 30 minuti per la scuola dell’infanzia e 45 minuti per la scuola secondaria di primo e secondo grado.

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