Concorso scuola 2024: approvato il nuovo regolamento per il bando di concorso che introduce il limite di candidati che superano la prova scritta
Sembra a questo punto solo una formalità, o poco più, la pubblicazione del bando di concorso per il Pnrr 2, seconda procedura del 2024, ultima della fase transitoria in ambito Pnrr. Uno alla volta stando venendo meno gli ultimi ostacoli, burocratici e non solo, che porteranno alla pubblicazione del bando a novembre da parte del ministero.
Le novità del concorso
In queste ore si stanno completando i monitoraggi delle aule informatiche utili ad ospitare le prove del concorso. Nei giorni scorsi, invece, il CSPI, nella seduta plenaria ha approvato le modifiche al bando rispetto al pnrr1, con il semaforo verde allo schema di decreto ministeriale che modifica i decreti n. 205 e n. 206 del 26 ottobre 2023, relativi ai concorsi per l’accesso ai ruoli di insegnamento.
Le modifiche sono diverse, dai programmi per alcune classi di concorso, passando per la riduzione dei giorni disponibili per presentare la domanda di partecipazione fino ai nuovi requisiti relativi ai nuovi percorsi di abilitazione docenti.
Ma la novità probabilmente più interessante riguarda il limite ai candidati che potranno superare la prova scritta. Una novità pensata per consentire alle prove orali di essere più snelle e al ministero di completare tutta la procedura in tempi più brevi. L’obiettivo infatti è avviare il concorso a inizio 2025 e completarlo in tempo per pubblicare le graduatorie in modo che siano spendibili per il prossimo anno scolastico.
L’ammissione all’orale
Per fare questo, è stato deciso che cambiano i riferimenti per l’ammissione alla prova orale dei concorsi ordinari, in base all’applicazione del DL n. 71/2024.
Nel prossimo concorso PNRR 2 potranno accedere alla prova orale i candidati che saranno stati in grado di ottenere almeno 70 punti su 100 nella prova scritta. E fin qui, nessuna novità rispetto al precedente concorso. Quello che cambia è che saranno ammessi un numero di candidati pari a tre volte i posti disponibili nella regione per la classe di concorso in oggetto. A questi, si aggiungono coloro che hanno conseguito lo stesso punteggio dell’ultimo candidato ammesso.
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