Scuola

24 cfu insegnamento: non è possibile iscriversi ai percorsi da 36 cfu se non si è vincitori di concorso, per il riconoscimento bisogna iscriversi a quelli da 60 ma senza riduzione sul costo

Sono le ultime occasioni per usufruire dei 24 CFU acquisiti negli anni scorsi. Sicuramente è l’ultima occasione per sfruttarlo come titolo di accesso a un concorso, insieme alla laurea, in vista del prossimo bando per il Pnrr 1 che verrà pubblicato nei prossimi giorni. Le prove del concorso poi saranno messe in calendario dal 2025, ma in ogni caso dai prossimi concorsi scuola a partire dal 2025 (previsto uno all’anno) con la fine della fase transitoria e l’avvio di quella ordinaria, i 24 cfu non saranno più requisito valido insieme alla laurea per partecipare ai concorsi.

I corsi da 36 cfu

Chi ha i 24 cfu può sfruttarli per accedere ai percorsi abilitanti, ma non a quello da 36 CFU. Infatti il percorso da 36 cfu è riservato soltanto ai vincitori di concorso che già possiedono i 24 CFU e non a tutti coloro i quali sono in possesso di questi crediti.

Chi ha superato le prove ma non p riuscito a vincere il concorso, può iscriversi a un percorso abilitante sfruttando questi crediti iscrivendosi a un percorso da 60 crediti.

In questo caso, si può poi chiedere di ottenere il riconoscimento dei 24 CFU già ottenuti, riducendo così i crediti mancanti a soli 36. Questo comporterà una riduzione dei crediti da acquisire, ma non una riduzione del corso stesso. Questo perché non è previsto un percorso specifico da 36 CFU per chi non ha vinto il concorso. L’unica strada per ottimizzare il possesso dei 24 cfu, è chiederne il riconoscimento per ottenere la riduzione dei crediti in base ai CFU già acquisiti.

La precisazione delle Università

Proprio sul tema della riduzione dei costi in base al possesso dei 24 cfu, è intervenuta l’università di Palermo precisando che il riconoscimento dei 24 CFU non comporta una riduzione del costo del corso:

“Il riconoscimento totale dei 24 CFU per quanti sono iscritti al percorso 60 CFU, come previsto delle Faq ministeriali pubblicate in data 12 luglio 2024, comporta esclusivamente una riduzione dei CFU da conseguire e delle relative ore di frequenza, ma non una riduzione dei costi, in quanto l’offerta formativa e il percorso di riferimento sono riconducibili ai 60 CFU (allegato 1 del DPCM).”

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