Aumento stipendio docenti: insegnanti guadagnano meno degli operai, la soluzione sono scatti stipendiali automatici ravvicinati
Gli ultimi aumenti di stipendio per i docenti hanno certamente migliorato una situazione che si poteva definire economicamente drammatica, ma ancora molto c’è da fare, e i sindacati aspettano il rinnovo del prossimo concorso scuola per riuscire a migliorare ulteriormente la condizione degli insegnanti, anche alla luce della perdita di potere di acquisto.
Gli scatti stipendiali automatici
La conferma che lo stipendio degli insegnanti è insufficiente, lo testimonia anche il confronto con un’altra categoria di lavoratori in Italia, che negli ultimi anni è riuscita a beneficiare di adeguamenti superiori. Lo stipendio dei docenti negli ultimi 30 anni non è riuscito ad adeguarsi al costo della vita, e si è paradossalmente ridotto, anche rispetto a quello degli operai.
Anief in vista del prossimo rinnovo di contratto scuola, chiede che si proceda con scatti stipendiali automatici più numerosi e ravvicinati nel tempo.
“I compensi mensili degli insegnanti italiani rispetto agli anni 90 – prosegue Pacifico – si sono di fatto dimezzati: oggi un docente percepisce una busta paga più bassa di un operaio. Nel 1993 un docente della scuola secondaria superiore prendeva 2,2 milioni di lire al mese, un operaio edile 1,3 milioni di lire. Nel 2023 la busta paga di un operaio edile è arrivata a 1.600 euro, mentre il docente delle scuole medie e superiori si ferma a 1.500 euro”.
Come sono cambiati gli stipendi
Un docente in Italia nel 1993 guadagnava 29 milioni lire: per quale motivo – dice ancora Pacifico – lo stesso docente nel 2023 ha perso metà stipendio, visto che va a prendere in media 29 mila euro? “Ciò significa – prosegue Pacifico – che negli ultimi 30 anni il personale della scuola ha perso quasi metà del valore della busta paga. Nello stesso periodo, un operario edile ha avuto invece quasi raddoppiato lo stipendio. E anche il salario minimo è di fatto raddoppiato per gli altri lavoratori del Paese. Il costo della vita si va ad aggiungere al problema di chi, nella scuola, prende stipendi ai quali mancano annualmente quasi 5 mila euro rispetto alla media della Pubblica amministrazione e in ritardo abissale rispetto ad altri Paesi europei come i Paesi scandinavi o la più vicina Germania”.
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