Tirocinio percorsi abilitanti: sempre più difficile trovare scuole disponibili tra docenti tutor sottopagati e strutture lontane da raggiungere
In attesa dell’avvio del secondo ciclo di percorsi abilitanti e alla vigilia dell’ultimo concorso scuola appartenente alla fase transitoria (dall’anno prossimo un concorso scuola all’anno in piena fase ordinaria, con la necessità di abilitarsi mediante cfu universitari) emerge con evidenza che la riforma del reclutamento per diventare insegnanti abilitati in Italia è sicuramente complessa, sia dal punto di vista teorico che dal punto di vista pratico.
La fase transitoria
Chi decide di intraprendere questo percorso deve sapere di avere a che fare con una serie di elementi da considerare, anche in virtù del fatto che si tratta di una riforma ancora in via di definizione, come dimostra il fatto che siamo ancora in piena fase transitoria.
Secondo il sindacato Asset Scuola, a complicare il tutto il fatto che si registra la scarsa disponibilità di scuole disposte a offrire posti per i tirocini. Da cosa dipende? Una delle cause è da ricercare nella scarsa rete di accordi raggiunti tra università e scuole. Al centro della riforma ci sono le università, responsabili della formazione e dell’inserimento degli studenti nelle scuole per il tirocinio.
Spesso però ci sono difficoltà a concludere accordi che possano bastare ad accontentare tutte le richieste. Colpa della burocrazia e dei pochi incentivi per gli istituti scolastici. E così molte scuole sono scoraggiate dall’intraprendere questo percorso.
I docenti tutor
Un altro elemento è da ricercare nell’eccesso di impegno per i docenti tutor, coloro i quali devono affiancare e supportare i tirocinanti. Per loro non è raro ritrovarsi con molto lavoro da smaltire. Si tratta di insegnanti oberati già da molto lavoro, cui fa da contraltare una scarsa disponibilità di risorse economiche.
E così spesso il ruolo di tutoraggio è pagato poco. La conseguenza è che trovare docenti interessati è difficile. Ci sono anche difficoltà logistiche, considerato che a volte le scuole sono distanti. Non tutti possono spostarsi facilmente e chi vive in regioni o città con un numero limitato di istituti scolastici disposti ad accogliere tirocinanti ha difficoltà maggiori.
Infine si registra un eccesso di tirocinanti. Sono sempre di più gli studenti che ambiscono all’abilitazione e le scuole non riescono a gestire il numero di richieste.
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