Graduatorie, Gps e supplenze

Interpelli scuola 2024: gli avvisi disponibili per le supplenze dal 4 novembre per la presa di servizio

Negli ultimi anni, la scuola italiana ha affrontato una crescente difficoltà nel trovare insegnanti disponibili, soprattutto per alcune classi di concorso e sedi più periferiche o isolate. Il fenomeno ha portato il Ministero dell’Istruzione a stabilire nuove procedure per garantire la copertura delle cattedre vacanti. Con l’Ordinanza Ministeriale n. 88 del 2024, si è rafforzata la pratica degli interpelli, ovvero l’appello pubblico agli insegnanti non solo all’interno della scuola di riferimento, ma anche in altre scuole viciniori, qualora le graduatorie risultino esaurite.

Procedura e requisiti per l’interpello

Come previsto dall’OM 88/2024, gli interpelli vengono attivati solo quando tutte le altre risorse di personale sono state esaurite. Questo significa che si percorrono diversi passaggi prima di arrivare a pubblicare gli avvisi. Il primo passo è l’esaurimento delle GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze), le principali graduatorie utilizzate per assegnare incarichi a tempo determinato, e delle graduatorie di istituto, formate dagli aspiranti docenti che hanno indicato preferenze specifiche per determinate scuole. In molte aree, soprattutto per determinate materie come matematica, lingue straniere e sostegno, non sempre è possibile trovare personale disponibile, nemmeno nelle scuole vicine.

In questi casi, le istituzioni scolastiche pubblicano un interpello, rendendo noto agli insegnanti di tutta Italia che c’è una posizione vacante. Questi avvisi sono pubblicati sui siti web delle scuole e comunicati attraverso gli Uffici Scolastici Territoriali. L’obiettivo è fare in modo che anche docenti fuori provincia o regione possano candidarsi, garantendo così continuità didattica e qualità dell’insegnamento.

Limiti e criticità degli interpelli

La pratica degli interpelli è una soluzione temporanea, e non risolve il problema strutturale della carenza di personale. Alcuni insegnanti, pur essendo disposti a spostarsi per coprire le cattedre vacanti, incontrano difficoltà logistiche e contrattuali, dato che i tempi di risposta e di organizzazione possono risultare stretti. Inoltre, per gli insegnanti senza abilitazione specifica, gli interpelli rappresentano un’opportunità, ma c’è comunque il rischio di ritrovarsi con personale non specializzato.

La strada verso una maggiore stabilità

L’OM 88/2024 ha cercato di formalizzare una procedura che, per anni, era lasciata alla discrezione delle singole scuole, rendendo l’interpello un meccanismo sistematico e trasparente. Per garantire una reale continuità, è necessario che il Ministero intervenga a monte con piani di assunzione più efficaci e con la semplificazione delle procedure di accesso alla professione. In questo modo, il ricorso agli interpelli potrebbe diventare l’eccezione, piuttosto che la norma, migliorando il sistema scolastico e offrendo stabilità tanto agli insegnanti quanto agli studenti.

Gli interpelli disponibili

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