Graduatorie, Gps e supplenze

Algoritmo Gps 2024: ministero condannato al risarcimento nei confronti di docente saltata nelle nomine

Mentre prosegue l’assegnazione delle supplenze da graduatorie Gps mediante algoritmo, ad anno scolastico inoltrato, il Tribunale di Velletri emana una sentenza significativa contro il Ministero dell’Istruzione e del Merito in merito alla gestione dell’algoritmo per le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS). Con la sentenza n. 1489/24 del 22 ottobre 2024, il Tribunale ha accolto un ricorso, ritenendo che l’interpretazione adottata dal Ministero per l’assegnazione delle cattedre violasse i principi di ragionevolezza e meritocrazia.

La decisione del Tribunale

La sentenza si basa sulla considerazione che l’algoritmo utilizzato dal Ministero per l’assegnazione dei posti abbia operato in modo da ledere i diritti dei candidati. Secondo il Tribunale, l’interpretazione ministeriale dell’ordinanza riguardante le assegnazioni delle supplenze non rispettava criteri di equità, generando disuguaglianze tra gli aspiranti docenti.

Secondo i legali, l’algoritmo non opera secondo principi di giustizia meritocratica, ma piuttosto introduce criteri opachi e penalizzanti per i candidati che avrebbero dovuto essere favoriti. Il giudice ha ritenuto valida questa posizione, affermando che il criterio di assegnazione non garantiva una distribuzione equa e meritocratica delle cattedre, come avrebbe dovuto essere in base alle disposizioni vigenti.

Condanna e risarcimento

A seguito di questa sentenza, il Ministero dell’Istruzione è stato condannato a risarcire il ricorrente con una somma di € 7.600,00, oltre agli interessi maturati. Inoltre, è stato disposto che il Ministero copra integralmente le spese legali sostenute dall’attore. Questo pronunciamento rappresenta un caso di rilievo per tutti coloro che, negli ultimi anni, hanno contestato l’applicazione dell’algoritmo GPS.

La sentenza apre la strada a ulteriori ricorsi da parte di candidati danneggiati dall’algoritmo GPS. È inevitabile che in vista del prossimo anno scolastico il Ministero debba rivedere le modalità di assegnazione delle supplenze per garantire maggiore trasparenza e rispondere alle critiche emerse.

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