Scuola

Conferma docente di sostegno su richiesta della famiglia: per la continuità didattica serve anche la trasformazione dei posti in deroga in organico di diritto e l’assunzione nei ruoli

Le prime settimane di scuola già trascorse, e le prossime in arrivo, saranno utili alle famiglie degli studenti con disabilità per esercitare la prossima estate il diritto di chiedere la conferma del docente di sostegno del proprio figlio. Una novità introdotta dal ministero Valditara che ha suscitato molte polemiche al momento del suo annuncio, e che comporterà ulteriori polemiche quando il diritto verrà esercitato in vista del prossimo anno scolastico.

I posti in deroga

Un provvedimento criticato anche dai sindacati, che ritengono che questo provvedimento accontenta le famiglie ma non garantisce la continuità didattica, come invece sponsorizzato da Valditara. Secondo Anief sono altri gli strumenti per garantire la continuità didattica sul sostegno, come la trasformazione dei posti in deroga in organico di diritto e l’assunzione nei ruoli.

Negli ultimi anni la crisi sul sostegno è stata evidenziata da Anief che ha protestato contro il limite all’attivazione dei posti in deroga, dichiarato incostituzionale nel 2010. Contestato anche il numero programmato di accesso ai TFA, ritenuto poco attinente alle reali necessità della scuola.

Il vero problema non è dunque l’organizzazione di corsi semplificati per specializzare gli insegnanti, i Corsi Indire, ma non aver allineato la domanda all’offerta negli ultimi anni.

L’organico di diritto

Per questo la priorità resta la mancata valorizzazione della figura del docente di sostegno, spesso considerato utile per coprire cattedre vacanti ma mai completamente coinvolto pienamente nella programmazione didattica.

I sindacati insistono con la necessità di aumentare l’organico di diritto, l’assunzione in ruolo e specifiche indennità. Coinvolgendo anche altre figure professionali coinvolte nell’inclusione, come assistenti all’autonomia e operatori scolastici. Senza dimenticare il progetto di vita degli studenti con disabilità dopo la scuola dell’obbligo.

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