Aumento stipendio docenti: gli importi in più in busta paga dal 2025 grazie al taglio del cuneo fiscale fino a 40mila euro lordi
L’aumento dello stipendio per i docenti, in attesa del prossimo rinnovo di contratto che arriverà nei prossimi mesi, si concretizza sin da subito in maniera indiretta grazie al taglio del cuneo fiscale. Si tratta di uno strumento che è già stato adottato dal Governo per diverse categorie di lavoratori, ma che adesso consente anche al personale scolastico di beneficiare di cifre aggiuntive in busta paga.
Lo annuncia il Ministero dell’Istruzione e del Merito, nell’ambito di una serie di nuove misure focalizzate sulla necessità di migliorare la condizione economica e non solo all’interno della scuola con la Legge di Bilancio 2025:
Il taglio del cuneo
“Con il “taglio” del cuneo fiscale fino a 40 mila euro lordi, tutto il personale della scuola godrà, in via definitiva, di un aumento stipendiale pari al 6/7%”
Con le novità introdotte nell’ambito del taglio del cuneo fiscale fino a 40 mila euro lordi, sarà possibile consentire un beneficio economico ingente per molti docenti e ATA, che vedranno in questo modo aumentare il netto in busta paga.
La misura del Governo fino a questo momento prevede il 7% per i redditi fino a 25.000 euro e il 6% per i redditi fino a 35.000 euro.
Dal prossimo anno ai fini della riduzione del cuneo fiscale i lavoratori dipendenti con reddito complessivo non superiore a 20.000 euro potranno ottenere nuovi scaglioni di riduzioni contributive, così ripartite:
Fino a 8.500 euro: 7,1%
Da 8500 a 15mila: 5,3%
Oltre i 15mila fino a 20mila: 4,8%
Le percentuali
Per stabilire la percentuale, è necessario effettuare il calcolo in base al reddito da lavoro dipendente rapportato ad anno. La cifra va applicata al reddito da lavoro dipendente dichiarato per i soli lavoratori dipendenti con reddito complessivo superiore a 20.000 euro. Va presa in considerazione un’altra detrazione in funzione dei giorni lavorativi, calcolata in questo modo:
Da 20mila euro a 32mila: 1000 euro di detrazione
oltre i 32mila euro fino a 40mila: 1000 * [(40000 – reddito) / (40000- 32000)]
Oltre 40mila: 0
Chi supera i 20mila euro beneficerà di un meccanismo di detrazioni aggiuntive che saranno inserite in busta paga: 1.000 euro tra 20mila e 32mila euro. Si scende poi fino a 40mila euro arrivando a zero superata la soglia dei 40mila euro.
All’interno della legge di Bilancio 2025 è confermata la decisione di stabilizzare a regime le disposizioni già introdotte dall’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 216 (Attuazione del primo modulo di riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche e altre misure in tema di imposte sui redditi), in materia di aliquote IRPEF. Sono misure che dovevano essere valide unicamente per quest’anno in via di conclusione.
Lo schema
Fino a 28mila: aliquota 23
Da 28mila a 50mila: aliquota 35
Oltre 50mila: aliquota 43
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Con questa manovra gli stipendi saranno più bassi di 45-50 euro. Con il passato sistema venivano aggiunti 120-130 euro al mese, adesso circa 80 euro. In poche parole Valditara ha detto delle balle colossali.