Rimosso uno degli ultimi ostacoli burocratici, sembrano finalmente pronti a partire i Corsi Indire per specializzare i precari sul sostegno e stabilizzarli nei prossimi anni. I percorsi online da 30 cfu che si affiancheranno ai Tfa per specializzare i docenti che possono vantare tre anni di servizio, potrebbero essere ufficializzati mediante decreto nei prossimi giorni.

In attesa del decreto

Nel decreto, il Ministero dell’istruzione e del merito potrà specificare meglio il profilo professionale del docente specializzato. Le possibilità sono due: che venga riportato il profilo docente dal Decreto 30 settembre 2011 o che se ne possa delineare uno nuovo.

Ma ci sono anche altri elementi da definire, anche se gran parte di essi già sono stati ampiamente anticipati e di fatto ufficializzati. Se da un lato sappiamo che si dovranno acquisire online almeno 30 cfu, dall’altro non si conoscono i costi né le date di partenza dei corsi stessi. Si conosce invece la conclusione di essi, considerato che il ministro ha annunciato che i crediti dovranno essere acquisiti entro fine 2025.

Uno degli ultimi ostacoli rimossi è la firma del decreto relativo alla “composizione dell’Osservatorio permanente sull’inclusione scolastica”. Con questo provvedimento, il ministero ha provveduto ad ampliare e ridisegnare la formazione sia dell’Osservatorio che della Consulta delle associazioni. Inserite le associazioni maggiormente rappresentative a livello nazionale delle persone con disabilità e delle loro famiglie.

30 cfu non bastano

I requisiti per essere ammessi è che abbiano documentato la loro diffusione con almeno cinque sedi regionali ed un numero di iscritti non inferiore a tremila.

Ora si aspetta il decreto, che consentirà la specializzazione dei precari che da anni prestano servizio sul sostegno senza avere titolo, garantendo anche abilitazioni specifiche su singole disabilità degli studenti.

Non mancano le polemiche considerato che i Corsi Indire garantiranno l’acquisizione di 30 cfu online a fronte dei Tfa che ne assegnano 60 in presenza.

Secondo i detrattori, 30 cfu non saranno sufficiente a garantire una preparazione adeguata ai futuri “specializzati per le attività di sostegno”. Va considerato però che si tratta di docenti con una buona esperienza alle spalle. Ma non è detto che i crediti non possano essere aumentati, come sembrerebbe volere l’Osservatorio con la FISH che ha proposto un incremento dei CFU portandoli a 50.

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