Riservisti Tfa: attesa per la richiesta di passaggio al nuovo Corso Indire abbreviato per la specializzazione sostegno o rimborso delle somme già pagate
Le polemiche da parte di chi ha completato il percorso TFA Sostegno in vista dell’avvio dei nuovi corsi Indire da 30 CFU prosegue e hanno creato un clima di scontro tra i docenti specializzati. Molti docenti che hanno investito tempo e risorse nel TFA (probabilmente più impegnativo, in presenza e con tirocinio da 60 CFU) vedono i corsi Indire come una “scorciatoia” che non garantisce lo stesso livello di preparazione. Questa percezione di disparità ha alimentatori critici verso il nuovo corso, con alcuni giudicano una svalutazione del titolo TFA e chiedono soluzioni per evitare ingiustizie.
Scarsità di specializzati
Il Ministero ha giustificato la scelta dei corsi Indire come risposta alla carenza di insegnanti di sostegno qualificati, soprattutto nelle regioni con elevata domanda e scarsità di specializzati. Il nuovo percorso mira a valorizzare l’esperienza pratica dei precari con almeno tre anni di servizio su posto di sostegno.
Il ministero sta ancora valutando le richieste di alternative per i riservisti del TFA, come il rimborso delle spese o il trasferimento ai corsi Indire.
La situazione resta incerta, e sono attese ulteriori direttive dal Ministero per chiarire le modalità di accesso ei requisiti dei nuovi corsi Indire, con l’obiettivo di bilanciare le esigenze di formazione e giustizia per i docenti in entrambi i percorsi.
Il percorso tradizionale
La richiesta di rimborso o trasferimento ai corsi Indire da parte dei docenti iscritti al TFA Sostegno è una possibile misura per evitare discriminazioni tra percorsi di specializzazione. I docenti che stanno frequentando o hanno completato il TFA, un percorso tradizionale di 60 CFU che richiede una partecipazione in presenza e un tirocinio diretto, ritengono ingiusto che i corsi Indire, più brevi e flessibili, offrono una scorciatoia per ottenere il titolo di specializzazione.
La richiesta di rimborso è avanzata da chi ha investito tempo e denaro nel TFA, considerando che, se i corsi Indire fossero stati avviati prima, molti docenti avrebbero optato per questi ultimi, evitandosi le spese e i sacrifici imposti dal TFA. La proposta alternativa del trasferimento mira invece a permettere ai corsisti TFA di spostarsi ai corsi Indire senza perdere i crediti o le somme già versate, offrendo così una maggiore equità. Non è ancora chiaro se le università e il Ministero accoglieranno queste richieste.
Percorso più rigoroso
La richiesta di una valutazione distinta del titolo Indire rispetto a quello TFA è finalizzato a preservare il valore di un percorso ritenuto più rigoroso e completo.
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Salve I riservista che avevano partecipato alla selezione pur non essendosi iscritti potrebbero essere presi in considerazione. Grazie
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