Scuola

Abolizione vincolo triennale: nuovo contratto mobilità entro novembre, a febbraio le domande

Settimana decisiva sul fronte della mobilità scuola, in vista degli appuntamenti nei prossimi giorni tra ministero e sindacati per discutere di una serie di aspetti che influiranno pesantemente sulla normativa dei prossimi anni.

Il dialogo con i sindacati

Sul piatto i temi principali inerenti il rinnovo del contratto di mobilità per il triennio 2025-2028. Una trattativa complessa, anche perché si gioca su due tavoli. Quella del rinnovo della mobilità per gli insegnanti e quella del rinnovo del contratto per il personale ATA. Ci sono molti punti comuni, ma anche alcuni che differenziano sostanzialmente le due trattative, che per questo vengono gestite separatamente.

I due prossimi incontri saranno determinanti per capire la strada che verrà intrapresa in ottica rinnovo CCNI che regolamenterà gli spostamenti del personale per i prossimi tre anni scolastici.

Uno dei temi più delicati riguarda la richiesta che i sindacati faranno per la mobilità dei docenti, finalizzata a rimuovere il vincolo triennale per i neoassunti. Non sarà facile convincere il ministero.

Le categorie coinvolte

Si parlerà anche della questione delle deroghe al vincolo. L’obiettivo è permettere a specifiche categorie di docenti di presentare domanda di mobilità anticipatamente.

Il pensiero va subito ai docenti con figli minori di 12 anni, agli insegnanti che assistono familiari con disabilità ai sensi della legge 104/92 e coloro che fruiscono del congedo straordinario per assistere un parente.

Sindacati e ministero dovranno trovare un accordo, prima possibile, circa la possibilità di implementare nel regolamento nuove deroghe o la revisione di quelle esistenti. Sullo sfondo resta il tema delle regole per la mobilità legata agli effetti del dimensionamento.

Contratto entro fine novembre

Come detto c’è anche da affrontare il tema della mobilità del personale ATA. In questo caso al centro del dibattito ci saranno le precedenze e il dimensionamento del personale. Ma si dovrà trovare anche modo e tempo per discutere dell’adeguamento del CCNI ai nuovi profili professionali introdotti dal CCNL 2019-2021.

I tempi stringono, soprattutto se il ministero intende rispettare la volontà di entrambe le parti di definire il tutto entro fine novembre. Poi si penserà alla finestra temporale per le domande di mobilità che dovrebbe aprirsi a febbraio.

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