Graduatorie, Gps e supplenze

Graduatorie GPS: la normativa per gli abilitati entro il 2024 che vogliono inserirsi in coda in attesa dell’aggiornamento nel biennio 26/28

Tutto ciò che ruota attorno alle GPS suscita sempre molto interesse nell’ambito della scuola, in virtù dell’alto numero di precari che costituiscono la spina dorsale, loro malgrado, dell’istruzione in Italia. Al momento essere presenti in graduatoria e partecipare ai nuovi inserimenti resta una delle strade migliori per ottenere un incarico in attesa del ruolo.

Il doppio canale di reclutamento

Per il momento si tratta di incarichi a tempo determinato, in attesa che il ministero concretizzi l’intenzione di istituire il doppio canale di reclutamento docenti che consentirebbe appunto di attingere anche da questo genere di graduatorie, oltre che da quelle per i concorsi, per le immissioni in ruolo.

In quest’ottica il 2024 è stato un anno importante dal momento che è coinciso con l’aggiornamento biennale delle Gps, la cui finestra temporale ha anche beneficiato di una proroga di due settimane da parte del ministero. Proroga che da un lato ha consentito più inserimenti, dall’altro si è rivelato un boomerang considerato che ha innescato tutta una serie di ritardi nelle convocazioni per le supplenze tramite algoritmo dei quali si pagano ancora le conseguenze con moltissime cattedre vacanti a due mesi dall’inizio delle lezioni.

Gli elenchi aggiuntivi

Il prossimo appuntamento con l’aggiornamento delle Gps è fra due anni, nel 2026. Prima dell’estate il M5s aveva provato a proporre un emendamento che trasformasse l’aggiornamento delle graduatorie de biennale ad annuale, ma non è passato, Per cui l’appuntamento è tra due anni, ma il prossimo anno per alcune categorie di candidati c’è l’opportunità degli elenchi aggiuntivi. La finestra temporale sarà aperta nel 2025, con ogni probabilità in primavera, e chi consegue l’abilitazione all’insegnamento entro dicembre 2024 già si chiede se potrà inserirsi nel 2025 o dovrà attendere il biennio 26/28.

L’ingresso in prima fascia

Al momento la normativa prevede che potranno inserirsi negli elenchi aggiuntivi i candidati in questa situazione quando sarà fatto il decreto di apertura degli elenchi aggiuntivi, molto probabilmente nella prossima primavera. In quell’occasione, il ministero aprirà la coda della prima fascia con gli elenchi di chi si abilita.

Ogni candidato potrà accedere in base al proprio punteggio. Questo rappresenta un vantaggio non da poco, perché per questi candidati significa nell’anno 2025/26 potere usufruire, delle prime convocazioni e di essere in prima fascia, anche se in coda. Poi questi candidati per entrare a pieno titolo nella prima fascia dovranno invece aspettare il biennio 2026/28.

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