Scuola

Concorso scuola 2024: c’è il decreto ma non ancora il bando, confermato lo scritto più selettivo

Manca ormai poco alla pubblicazione del bando per il prossimo concorso docenti 2024. La conferma arriva dal decreto pubblicato in queste ore contenente le modifiche principali che il Concorso Pnrr 2 presenterà rispetto al suo precedente quasi gemello Pnrr1. Un decreto che in realtà risale al 24 ottobre scorso, ma che è stato pubblicato solo ieri.

La pubblicazione del bando

La scadenza per la pubblicazione del bando è sempre fine anno, per fare in modo che il concorso rientri nella fase transitoria della riforma del reclutamento docenti. Pubblicazione che a questo punto arriverà tra fine mese e inizio dicembre, con prove scritte che saranno messe in calendario l’anno nuovo.

Il decreto datato 24 ottobre, pubblicato ieri, contiene modifiche sostanziali al decreto del Ministro dell’istruzione e del merito 26 ottobre 2023, n. 205. Cambia quindi il regolamento del precedente concorso docenti, il primo Pnrr.

Al di là di modifiche minori, come la riduzione dei giorni a disposizione dei candidati per presentare domanda di partecipazione (da 30 si scende a 20) e di alcune modifiche al programma, la novità sostanziale è l’inasprimento delle regole che consentiranno di accedere dallo scritto all’orale.

Concorso più selettivo

Il concorso docenti diventa di fatto più difficile, non nel complesso, ma nel tentativo del ministero di ridurre il numero di accessi all’orale, anche per diminuire i tempi complessivi della procedura, facendo tesoro dell’esperienza accumulato con il pnrr 1, ancora in corso.

Se nel Pnrr 1 per superare la prova scritta bastava conseguire almeno 70 punti, adesso non basta più: nel concorso Pnrr 2 “la commissione assegna alla prova scritta un punteggio massimo di 100 punti. Alla prova orale è ammesso, sulla base dell’esito della prova scritta, un numero di candidati pari a tre volte quello dei posti messi a concorso nella regione per la singola classe di concorso o tipologia di posto, a condizione che il candidato consegua il punteggio minimo di 70 punti su 100. Sono altresì ammessi alla prova orale coloro che, all’esito della prova scritta, abbiano conseguito il medesimo punteggio dell’ultimo degli ammessi”.

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