Ogni giorno che passa le graduatorie Gps per specifiche classi di concorso si svuotano sempre più e per l’algoritmo diventa sempre più difficile riuscire ad assegnare le cattedre vacanti, soprattutto per determinate materie per le quali il numero di insegnanti a disposizione è limitato, o comunque non c’è risposta adeguata.

Se l’algoritmo non basta

La normativa prevede in questi casi che dall’assegnazione tramite algoritmo si passi alle assegnazioni fuori graduatoria. E qui entrano in gioco le graduatorie di istituto o quelle degli istituti viciniori, ma non sempre questa soluzione si rivela sufficiente per riuscire ad assegnare un incarico, anche se in caso di esito positivo è sicuramente la strada più breve per garantire l’insegnante in cattedra agli studenti nel minor tempo possibile.

In caso di impossibilità a risolvere mediante questo strumento, da quest’anno i dirigenti scolastici devono ricorrere allo strumento dell’interpello, metodo sicuramente più trasparente rispetto alle domande di messa a disposizione ma probabilmente non altrettanto rapido ed efficace. Al punto che il ministero ha dovuto introdurre d’urgenza lo strumento dell’interpello-mad, meccanismo ibrido che per le supplenze brevi consente ai dirigenti scolastici di raccogliere le candidature in forma preventive attingendo agli interpelli precedentemente pubblicati.

Una piattaforma nazionale

Una soluzione d’emergenza che ha evidenziato in vista del prossimo anno una revisione ulteriore del sistema. Difficile si torni alla messa a disposizione pure, più probabile che si prosegua verso lo strumento ibrido dell’interpello-mad, magari perfezionato arrivando magari, come auspicato dai sindacati, a una piattaforma nazionale di riferimento che consenta da un alto a tutti i docenti di essere informati in tempo reale sugli interpelli disponibili, e dall’altro ai dirigenti scolastici di trovare il candidato ideale nel minor tempo possibile.

Nel frattempo ecco gli interpelli disponibili al 9 novembre, in vista della prossima settimana quando saremo a due mesi circa dall’inizio dell’anno scolastico e molte cattedre sono ancora vacanti.

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