Richiesta 150 ore diritto allo studio 2024: domande entro il 15 novembre, a gennaio 2025 nuova finestra solo se ci sono ore residue
Con l’avvicinarsi di gennaio 2025, molti docenti e personale scolastico interessati a percorsi formativi o abilitanti si stanno chiedendo se potranno fare domanda per le 150 ore di permesso studio. La risposta dipende da vari fattori, poiché la regolamentazione di questi permessi è affidata alle singole regioni.
Come funziona l’assegnazione delle 150 ore
Le 150 ore di permesso studio sono un diritto che permette di usufruire di ore di permesso retribuite per frequentare corsi di formazione, inclusi i percorsi abilitanti per il personale scolastico. Le ore disponibili sono limitate e vengono assegnate in base a graduatorie provinciali stilate sulla base delle richieste presentate entro una scadenza annuale, che quest’anno era fissata per il 15 novembre. Il numero di ore concesse varia in base alle disponibilità regionali e provinciali, dunque non tutti i richiedenti potrebbero ottenere il permesso richiesto.
Possibile riapertura della finestra a gennaio
Se, dopo la pubblicazione delle graduatorie provvisorie, dovessero rimanere delle ore inutilizzate, alcune regioni potrebbero decidere di riaprire i termini per nuove richieste nel mese di gennaio. Ogni regione, quindi, potrebbe adottare soluzioni diverse, e la riapertura dei termini non è garantita. Per rimanere informati, è importante consultare periodicamente il sito dell’ambito territoriale della propria provincia, dove verranno pubblicati aggiornamenti e indicazioni precise.
Presentare la richiesta con riserva
Chi ha bisogno di queste ore per frequentare i prossimi percorsi abilitanti può comunque fare domanda “con riserva” durante questa eventuale riapertura di gennaio. Questo significa che, se saranno disponibili ore aggiuntive, la richiesta verrà presa in considerazione, ma senza alcuna garanzia di accoglimento.
Mancato accesso alle 150 ore
Nel caso in cui la richiesta non venisse accolta, ci sono comunque delle soluzioni per gestire al meglio la propria situazione lavorativa e il percorso abilitante. Ad esempio, è possibile discutere con il proprio dirigente scolastico per valutare l’utilizzo di ferie, permessi non retribuiti o permessi per motivi personali. In alcuni casi, la scuola potrebbe anche concedere una certa flessibilità in termini di orario.
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