Concorso scuola 2024: chiesta la sospensione del bando e la pubblicazione delle graduatorie di merito degli idonei rendendole a scorrimento
Ogni giorno potrebbe essere quello buono per la pubblicazione del bando di concorso del Pnrr2, ma c’è ancora una schiera di detrattori di questa nuova procedura, la seconda nel 2024, che spera di riuscire a fermare il concorso prima che venga avviato. La sensazione è che il doppio appuntamento con il concorso scuola nel 2024 non basterà, nemmeno parzialmente, ad arginare il problema dei precari in Italia.
Le proteste degli idonei
Con l’enorme numero di pensionamenti in arrivo, il numero di precari nei prossimi anni subirà un ulteriore aumento. Tra i maggior detrattori del nuovo concorso scuola in arrivo, l’ultimo della fase transitoria, ci sono sicuramente gli idonei dei concorsi banditi nel 2020 e 2023, convinti che una nuova procedura non farà altro che ridurre ulteriormente le loro possibilità di essere immessi in ruolo, con graduatorie di merito che serviranno solo in caso di eventuali rinunce da parte dei vincitori.
Ma i sindacati continuano a spingere affinché si dia priorità all’assunzione degli idonei dei concorsi precedenti. Se ne è parlato nel corso di un incontro fra FLC Cgil e una delegazione della Commissione Europea avvenuto nei giorni scorsi.
Secondo il sindacato, il ministero deve procedere con quella che è stata definita una rimodulazione dei target di assunzione e delle tempistiche del PNRR. In questo modo, si assicurerebbe una priorità nell’assunzione a tempo indeterminato di tutti i docenti che hanno superato i concorsi banditi nel 2020 e nel 2023.
La pubblicazione delle graduatorie
Questo dovrebbe chiaramente comportare la sospensione della pubblicazione di nuovi bandi o quantomeno limitarla alle regioni, alle tipologie di posto, alle discipline per le quali le graduatorie sono esaurite o insufficienti.
Il ministero ha più volte spiegato di avere un margine di manovra limitato in ambito assunzione, e di dover discutere eventuali iniziative con Bruxelles. In questo senso l’ottenimento di una proroga del target al 2024-2026 è stato un buon risultato, che ha permesso di riservare il concorso 2023 ai precari e di assumere parte degli idonei dei concorsi precedenti.
Altro tema scottante quello della pubblicazione delle graduatorie di merito. Gli idonei chiedono di renderle pubbliche, trasparenti e a scorrimento. Il prossimo concorso scuola, l secondo concorso Pnrr, dovrebbe essere bandito entro la fine dell’anno e consentirà l’assunzione di circa 20 mila docenti, di cui 5785 per il sostegno.
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