Graduatorie Gps: aumento punteggio con corsi che non vengono mai svolti dai docenti, scoperto diplomificio
Aumentare il proprio punteggio in graduatoria Gps, si sa, è particolarmente importante in sede di aggiornamento per scalare posizioni e aumentare le possibilità di essere convocati per una supplenza tramite algoritmo e per avere l’opportunità di vedersi assegnate le sedi migliori, o quantomeno quelle maggiormente desiderate.
Corsi inesistenti
A volte docenti e ata investono anche molti soldi in corsi che consentono di aumentare il punteggio. Può essere una buona strategia, che viene ripagata se il punteggio aumenta, ma che a volte si trasforma in una vera e propria beffa se non si verifica attentamente l’attendibilità di questi corsi. In altri casi, ci si rivolge a centri che dietro compenso erogano certificati falsi, senza obbligo di frequenza. In questo caso si rischia grosso, sia perdendo soldi che i punteggi acquisiti.
E’ il caso di chi ha speso da 300 a 1500 euro per ottenere certificati di corsi mai svolti utili per le Gps o le graduatorie ATA. Il responsabile è finito in manette.
Si tratta di un 61enne titolare di un centro di formazione finito in arresto con l’accusa di aver erogato falsi titoli utili per l’inserimento nelle graduatorie pubbliche per il personale Ata o per le graduatorie delle supplenze.
Fino a 1500 euro a corso
Il centro erogava certificati falsi per corsi mai svolti. I corsisti sborsavano dai 300 ai 1500 euro per ottenere i titoli, senza migliorare le proprie competenze. Un diplomificio smascherato dopo mesi di indagini, che hanno evidenziato come fossero stati rilasciati oltre cento certificati falsi.
Non era la prima volta che il responsabile del centro finiva in manette per reati simili come truffa aggravata e circonvenzione d’incapace. Dopo l’arresto, le misure cautelari erano state gradualmente alleggerite. Prima gli arresti domiciliari, poi l’obbligo di dimora. A ottobre, però, il questore di Bari aveva emesso un avviso orale a carico dell’indagato, confermandone la pericolosità sociale.
Il centro di formazione erogava intestazioni false per sfuggire al pagamento di debiti con il Fisco, per un totale di circa 270 mila euro. Era stata trasferita a terzi anche la titolarità della sua società, i conti correnti e persino un’auto. Questo gli garantiva di non essere sottoposto a recupero crediti da parte dell’Agenzia delle Entrate.
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