Il riscatto della laurea gratuito resta un obiettivo importante dei sindacati, dal momento che consentirebbe di recuperare anni di studio gravosi dal punto di vista economico anticipando anche di fatto l’uscita dal mondo del lavoro. Cosa che per i docenti è particolarmente importante vista l’età avanzata con cui sono costretti a restare in servizio a dispetto di una professione particolarmente usurante e a rischio burnout.

L’esonero contributivo

Arriva in parlamento un emendamento che potrebbe avvicinare sensibilmente questa possibilità, grazie al sindacato Anief che ha proposto l’introduzione di questa legge al Parlamento utile a consentire il riscatto gratuito della laurea, con esonero contributivo per under 30.

“Si tratta – ha spiegato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – di una richiesta che il nostro sindacato propone in tutte le sedi da diverse tempo e ha rilanciato solo qualche giorno fa con una specifica petizione con cui si chiede il pensionamento a 60 anni: la richiesta prevede il massimo contributivo e il riscatto gratuito della laurea specifico per il personale docente e scolastico, peraltro particolarmente sottoposto a burnout, che con la Legge Fornero è diventato il più vecchio in Europa e nel mondo”.

Costo di 1,5 miliardi

“Già due anni fa – ricorda – l’allora presidente dell’INPS Pasquale Tridico si era detto favorevole spiegando che la sua adozione sarebbe ‘un intervento importante’ che già adottano altri Paesi moderni come la Germania. Il provvedimento costerebbe 1,5 miliardi, ma sarebbe un investimento anche per i giovani e un riconoscimento agli anni di studio dedicati dal personale scolastico per accedere alla professione come avviene già per gli ufficiali dell’esercito”.

Per rendere ancora più concreta la possibilità che il riscatto della laurea gratuito diventi realtà, Anief sta promuovendo una raccolta firme per spingere il Governo a estendere il riscatto gratuito della laurea a tutto il personale scolastico. Sono state già raccolte oltre 20 mila firme.

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