Graduatorie Gps 2024: ancora caos sulle nomine con molti precari che restano ancora senza contratto
L’anno scolastico è abbondantemente iniziato ei si avvia anzi a vivere la prima grande pausa, quella natalizia, prima del rush finale che con l’avvio del nuovo anno porta alla sua fase più importante. Eppure sono tanti gli studenti che ancora non hanno un insegnante in cattedra e che aspettano quantomeno che venga assegnato un supplente mediante algoritmo.
Obiettivo fallito
Una procedura che quest’anno doveva essere più snella del solito e che invece si sta rivelando ancora più complessa del previsto, evidenziando tutti i difetti di una meccanismo che in vista del prossimo anno andrà probabilmente ulteriormente rivisto. L’algoritmo che gestisce le Graduatorie GPS, non sta riuscendo né nell’intento di velocizzare le procedure né in quello di assicurare trasparenza ed equità.
Se la speranza del ministero era quello di ridurre le polemiche azzerando o quasi gli errori, si tratta di un obiettivo per il momento fallito.
Le lamentele da parte del personale scolastico coinvolto non mancano, e il motivo principale è rappresentato dagli errori che continuano ad emergere nella gestione delle graduatorie. Le cause principali sono da ravvisare in punteggi errati, mancati aggiornamenti e sovrapposizioni di dati. Il risultato è che chi era meglio posizionato in graduatoria si è ritrovato paradossalmente penalizzato e scavalcato da colleghi peggio posizionati o con punteggi errati.
Le lamentele principali
Tutto questo sta causando ritardi nelle nomine. Le scadenze previste sono state in larga parte disattese e a fine novembre si deve constatare che ci sono ancora molte province che si trovano ancora in ritardo nell’assegnazione degli incarichi. Il risultato è che ci sono docenti che aspettano risposte e le scuole hanno a che fare con molte cattedre ancora vacanti.
Anche chi riceve un incarico si lamenta, perché spesso non è quello che avrebbe prioritariamente gradito o comunque è un incarico ricevuto con pochissimo preavviso, spesso in località distanti dalla propria residenza.
E poi ci sono i docenti più delusi di tutti, quelli che nonostante i posti vacanti, sono rimasti senza incarico, con la beffa che allo stesso tempo ci sono scuole senza insegnanti in difficoltà.
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