Per alcune classi di concorso si sta assistendo al rapido esaurimento delle GaE e delle GPS, cosa che obbliga i dirigenti scolastici a utilizzare lo strumento dell’interpello per risolvere il problema delle cattedre vacanti. Ma prima di passare all’interpello, la normativa prevede che le scuole verifichino se è possibile procedere con l’assegnazione delle supplenze tramite la convocazione degli aspiranti docenti inseriti nelle Graduatorie di Istituto.

Le supplenze temporanee

Il riferimento è alle indicazioni date da chi si è iscritto all’aggiornamento delle GPS 2024/26 e ha selezionato le massimo 20 scuole per classe di concorso, destinazioni gradite per l’insegnamento. Sulla base di queste scelte, ogni scuola stila la propria graduatoria di istituto sulla base delle scelte effettuate dagli aspiranti docenti.

Le graduatorie di istituto sono elenchi gestiti dalle singole scuole utili ad assegnare l’incarico nel caso in cui non si sia personale nelle GaE e nelle GPS. Servono anche alle assegnazioni delle supplenze temporanee.

Esaurite le Gae e le Gps, le scuole controllano se è possibile assegnare una supplenza da graduatoria di istituto. La convocazione, in base alle informazioni relative al posto vacante, serve alla scuola per verificare le disponibilità. Le supplenze vengono assegnate in base alla posizione di ciascun candidato.

Scuole extra

Ma si può essere convocati anche da una scuola che non è stata inserita tra le 20 scelte in domanda. Ne parla oggi Orizzonte Scuola. Questo perché in base alla normativa contenuta nell’art. 13 comma 19 dell’OM 88/2024, prima dell’interpello in caso di incapienza delle proprie graduatorie di istituto, si passa a quelle delle scuole viciniori, in base ai seguenti criteri:

all’interno dello stesso zonale, ossia della stessa area geografica di riferimento;
fuori dallo zonale, ma all’interno della provincia.

Una procedura che consente di essere chiamati da più scuole rispetto a quelle inserite nella domanda.

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