Ci sono ancora poche certezze circa l’avvio dei percorsi abilitanti da 60 Cfu, quelli più attesi. Il ritardo in questo senso da parte del ministero inizia a diventare preoccupante, se si pensa che siamo praticamente alla fine della fase transitoria e che dall’anno prossimo entrerà a pieno regime la riforma del reclutamento docenti che si fonda sull’abilitazione conseguita mediante crediti universitari.

L’avvio dei percorsi

Ci sono ancora speranze che a gennaio o febbraio inizi il percorso abilitante da 60 CFU con il riconoscimento dei 24 CFU, ma al momento tra ministero e università, almeno ufficialmente, non ci sono accordi tali che consentano di stabilire una data certa e di annunciare i corsi e la conseguente possibilità di iscrizione.

In molti sperano non ci sia da aspettare troppo, perché se i percorsi da 60 cfu fossero avviati a inizio anno, per i partecipanti si aprirebbero scenari interessanti, come quello di potersi inserire negli elenchi aggiuntivi della prima fascia nel 2025.

Tutto dipende dall’avvio dei percorsi e quindi dalla loro conclusione. Se si facesse in tempo, ci sarebbe la possibilità per i partecipanti al percorso da 60 cfu di concludere il corso in tempi brevi in modo da riuscire a iscriversi agli elenchi aggiuntivi della prima fascia.

La scadenza prevista

La normativa prevede infatti la possibilità di effettuare l’iscrizione con riserva e scioglierla una volta conseguito il titolo. In attesa che vengano comunicate le date ufficiali, si può fare riferimento alle normative pregresse in base alle quali il termine per il conseguimento del titolo è il 30 giugno.

Nei prossimi mesi ne sapremo di più, sia per quel che riguarda l’avvio dei percorsi abilitanti sia per quel che concerne la scadenza entro la quale poter presentare la domanda con riserva ed eventualmente scioglierla. Tutti coloro i quali rientreranno in questa tempistica potranno iscriversi con riserva e successivamente scioglierla.

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