Il tema dei percorsi abilitanti, alla vigilia del nuovo concorso scuola Pnrr2, continua a tenere banco e soprattutto a preoccupare alla luce dell’assordante silenzio di ministero e università circa le tempistiche di organizzazione dei concorsi stessi. Sono in particolare in attesa di conoscere il proprio destino i docenti che hanno vinto o che vinceranno entro il 10 dicembre il concorso PNRR 1. La riforma del reclutamento prevede che per ottenere il contratto a tempo indeterminato, occorre, se non già abilitati alla data di assunzione , un percorso di formazione iniziale tramite l’acquisizione dei CFU richiesti.

I corsi da 30 o da 36 cfu

La certezza per questi docenti è che per trasformare il contratto di supplenza in ruolo, dovranno partecipare con successo ai percorsi nell’a.a. 2024/25. Il problema è che dal Ministero non è ancora arrivata alcuna indicazione utile circa modalità e tempistiche di avvio.

A seconda dei requisiti in possesso dai singoli docenti, quelli di cui si dispone al momento dell’iscrizione ai percorsi abilitanti e non quelli di accesso al concorso vinto, per i docenti sono disponibili i corsi da 30 o da 36 cfu.

Ci sono poi i docenti già specializzati su sostegno che attendono di capire se potranno conseguire l’abilitazione con i 30 CFU online ex. art. 13 comma 2. Sono docenti che dispongono già in possesso del titolo di specializzazione conseguito a giugno 2024 che confidano nella possibilità di accedere ai percorsi da 30 CFU interamente online. Sono percorsi attivi già dallo scorso anno accademico.

I corsi online

La loro speranza è riposta nella normativa contenuta nell’art. 13 del DPCM del 4 Agosto 2023, in base alla quale i docenti in possesso di abilitazione su una classe di concorso o su un grado di istruzione, compresa la specializzazione sul sostegno, possono conseguire, fermo restando il possesso del titolo di studio necessario, “l’abilitazione in altre classi di concorso o in altri gradi di istruzione, attraverso l’acquisizione di 30 CFU o CFA del percorso di formazione iniziale nell’ambito delle metodologie e tecnologie didattiche applicate alla disciplina di riferimento” (comma 1).

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