Concorso scuola 2024: venti giorni per presentare domanda, nonostante la proroga del censimento delle aule informatizzate, è probabile che le prove si svolgano nei primi mesi del 2025
Il Concorso Docenti 2024, il Concorso PNRR 2, sarà ricordato come una delle procedure allo stesso tempo più attese e più criticate. Il bando è atteso entro dicembre 2024, ma tutto lascia pensare che potrebbe essere pubblicato già in autunno, probabilmente entro fine novembre. Nel frattempo, il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha prorogato al 23 novembre 2024 il termine per completare il censimento e il collaudo delle aule informatizzate, un passaggio essenziale per consentire lo svolgimento delle prove. Nonostante la proroga del censimento delle aule informatizzate, è probabile che le prove si svolgano nei primi mesi del 2025.
Il decreto pubblicato l’8 novembre 2023 ha introdotto alcune modifiche al regolamento del primo concorso PNRR, che potrebbero influire anche su questa nuova edizione. Tra i cambiamenti principali ci sono aggiornamenti ai punteggi della prova scritta, ai termini di presentazione delle domande e ai programmi di alcune classi di concorso.
Le prove
La struttura del concorso seguirà il modello del 2023, con prove semplificate ma rigorose. La prima prova sarà scritta e informatizzata, mentre la seconda sarà orale e prevede una lezione simulata e un colloquio con la commissione.
La prova scritta, della durata di 100 minuti, consisterà in 50 domande a risposta chiusa su vari argomenti:
- Conoscenze pedagogiche e psicopedagogiche.
- Competenze didattico-metodologiche.
- Lingua inglese (livello minimo B2).
- Uso didattico delle tecnologie multimediali.
Questo mix di materie mira a verificare non solo la preparazione teorica, ma anche la capacità di utilizzare strumenti digitali e linguaggi educativi in modo pratico.
La prova orale prevede invece due fasi: la presentazione di una lezione simulata, preparata su un argomento sorteggiato 24 ore prima, e un colloquio. Per la scuola dell’infanzia la durata sarà di 30 minuti, mentre per la scuola secondaria (primo e secondo grado) si arriverà a 45 minuti. Anche in questo caso, la valutazione si concentrerà sulla capacità di trasmettere contenuti, di gestire una classe e di utilizzare metodologie innovative.
Come prepararsi al meglio
Le aree su cui focalizzarsi sono diverse:
Competenze pedagogiche e metodologiche: È importante approfondire le teorie dell’apprendimento, i modelli educativi più efficaci e le strategie di gestione della classe. Particolare attenzione va data alla didattica inclusa e alle metodologie innovative.
Lingua inglese: Il livello richiesto (almeno B2) implica una buona padronanza, soprattutto in un contesto didattico. Esercitarsi su testi specifici e partecipare a corsi o lezioni mirate può fare la differenza.
Uso delle tecnologie: Il concorso richiede la conoscenza di strumenti multimediali e piattaforme digitali per la didattica. Prendere dimestichezza con software educativi, lavagne interattive e strumenti di apprendimento online è fondamentale.
Studio dei programmi: L’allegato A del bando (o i suoi aggiornamenti) fornisce indicazioni sui contenuti disciplinari specifici per ciascuna classe di concorso. È consigliabile iniziare da subito a lavorare su questi materiali, magari con l’aiuto di manuali aggiornati o corsi specifici.
Simulazione delle prove: È utile esercitarsi con test online o simulazioni della prova scritta per abituarsi al formato delle domande e al tempo a disposizione. Per la prova orale, invece, si può lavorare sulla preparazione di lezioni simulate, magari facendosi valutare da colleghi o tutor.