Carta del docente precari: ai supplenti al 31 agosto 2024 il residuo non sarà restituito, lo conferma il Ministero
L’introduzione della Carta del Docente per i supplenti annuali ha rappresentato un’importante novità, ma le recenti indicazioni del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) hanno sollevato non poche perplessità. Il bonus diventerà strutturale anche per i precari, ma lascia perplessi la gestione del residuo non speso relativo all’anno scolastico 2023/24. La mancata possibilità di accumulare il credito, come invece accade per i docenti di ruolo, ha lasciato molti supplenti annuali con importi inutilizzati e, di fatto, persi.
La normativa attuale
La FAQ pubblicata dal MIM chiarisce che l’accesso alla piattaforma della Carta del Docente per i supplenti annuali era limitato esclusivamente all’anno scolastico 2023/24. Questo implica che:
- Il credito residuo non può essere cumulato con il nuovo importo del successivo anno scolastico.
- Solo i docenti di ruolo possono usufruire della validità biennale della Carta, che consente l’accumulo dei fondi per due anni consecutivi.
Questa disparità di trattamento non era stata esplicitata nella normativa originaria che aveva esteso la Carta ai supplenti annuali, generando confusione tra gli interessati.
La validità biennale
Mentre i docenti di ruolo possono pianificare le spese grazie alla validità biennale, i supplenti annuali devono necessariamente utilizzare l’intero importo entro la fine dell’anno scolastico di riferimento. Se questa impostazione venisse confermata anche per gli anni futuri, i supplenti annuali sarebbero obbligati a utilizzare il bonus entro agosto, pena la perdita dei fondi residui. Il chiarimento da parte del Ministero è arrivato solo attraverso una FAQ e non con un comunicato esplicito o un’azione informativa tempestiva.
Resta da capire come verrà strutturata la misura negli anni a venire. Se il bonus per i supplenti annuali resterà limitato a un solo anno di validità, sarà essenziale che il MIM comunichi in anticipo le regole per l’utilizzo della Carta, così da evitare fraintendimenti e faccia chiarezza normativa per eliminare ogni discrezionalità interpretativa e garantire parità di accesso ai benefici.
Iscriviti al nostro canale Telegram per ricevere tutti gli aggiornamenti sulla scuola. Seguici su Google News cliccando su “segui”.