Concorsi scuola ogni due anni: pianificazione del fabbisogno di insegnanti formati e abilitati per rispondere in maniera più efficace alle esigenze delle scuole
La scuola, nel suo ruolo cruciale per formare le generazioni future, deve essere costruita attorno alle esigenze degli studenti. A ribadirlo è Gabriele Toccafondi, referente per l’istruzione di Italia Viva ed ex sottosegretario al MIUR durante i governi Letta, Renzi e Gentiloni. In un’intervista a Il Riformista , Toccafondi sottolinea come il sistema scolastico italiano debba puntare al massimo delle sue possibilità, perché “la scuola va fatta per i ragazzi” e, per questo, deve costantemente migliorarsi.
La formazione e la selezione degli insegnanti
Secondo Toccafondi, un punto cruciale per garantire la qualità dell’istruzione e la formazione degli insegnanti, ma, ancora di più, la loro selezione. “Devono poter entrare i migliori, i più motivati”, afferma con decisione, sottolineando come la qualità del corpo docente sia il fondamento per una scuola che funzioni.
Toccafondi critica le cosiddette “chiamate per tre anni” e le sanatorie, soluzioni emergenziali che rischiano di compromettere la qualità del sistema. Proponiamo, invece, una strategia ben più strutturata: concorsi regolari, ogni due anni, per reclutare insegnanti preparati e abilitati. Questo approccio consentirebbe di rispondere in modo più efficace alle necessità delle scuole, pianificando con precisione il fabbisogno di personale qualificato.
Riconoscimento economico e valorizzazione della professione docente
Un altro elemento cruciale evidenziato da Toccafondi è la necessità di riconoscere il valore del lavoro degli insegnanti attraverso un adeguato compenso economico. Oltre a premiare l’impegno, questo garantirebbe un’attrattiva maggiore per i professionisti più qualificati.
“Senza una valorizzazione economica, rischiamo di perdere i più bravi e motivati perché attrarre da prospettive lavorative più gratificanti”, avverte. Questo riconoscimento, secondo Toccafondi, dovrebbe considerare non solo il lavoro quotidiano in aula, ma anche le responsabilità aggiuntive ei risultati ottenuti, elementi fondamentali per incentivare un approccio professionale e orientato alla qualità.
Un sistema che guarda al futuro
L’appello di Toccafondi è chiaro: la scuola italiana ha bisogno di visione, pianificazione e valorizzazione. Solo così può trasformarsi in un sistema capace di rispondere alle sfide educative moderne e di offrire agli studenti la migliore formazione possibile.
Investire nella scuola significa investire nel futuro del Paese, e ciò passa inevitabilmente attraverso la valorizzazione di chi la scuola la vive e la costruisce ogni giorno: insegnanti, dirigenti e, soprattutto, studenti.