Concorso scuola 2024: sarà più difficile il Pnrr2 del Pnrr1 e lascerà fuori molti docenti preparati
A meno di sorprese nelle prossime ore, sembra destinato a venir meno l’impegno preso dal ministero, a livello verbale, di pubblicare il bando di concorso per il Pnrr2 entro novembre. Mancano di fatto pochi giorni alla fine del mese, e il fatto che l’ultimo giorno di novembre coincide con sabato riduce ulteriormente i giorni rimasti a disposizione.
I giorni per presentare domanda
Non è da escludere che il bando possa essere pubblicato tra giovedì e venerdì di queta settimana, ma a questo punto la sensazione è che possa slittare al mese di dicembre. Il ministero ha qualche giorno in più a disposizione in vista della fine della fase transitoria, termine tassativo per la pubblicazione del bando, in virtù delle modifiche recenti al regolamento che includono la riduzione dei giorni a disposizione dei candidati per presentare domanda di partecipazione.
Si passa dai canonici trenta giorni degli altri concorsi ai venti messi a disposizione dei candidati. Ma non è questa la novità principale del prossimo concorso, anche se sicuramente impattante. La novità principale è senza dubbio rappresentata dal fatto che il concorso docenti 2024 sarà più difficile del precedente. La difficoltà non riguarda tanto il contenuto delle prove (almeno non ufficialmente) quanto i contenuti di un emendamento del Dl Scuola, da poco diventato legge.
La difficoltà del concorso
Il punteggio minimo (70/100) per passare è confermato, e in questo senso nulla cambia rispetto al passato. Quello che cambia in ottica passaggio alla prova orale è che saranno ammessi un numero di candidati pari al triplo dei posti a concorso. Questo significa che solo i migliori candidati avranno l’opportunità di accedere alla fase successiva, e soprattutto che per alcune classi di concorso la soglia di ammissione potrebbe essere particolarmente alta, tagliando di fatto fuori anche candidati molto preparati.
Il concorso Pnrr2 metterà a bando circa 20 mila posti di cui quasi 6 mila sono di sostegno.
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