Scuola

Doppio canale di reclutamento: velocizzare l’assunzione a tempo indeterminato degli insegnanti valorizzando merito ed esperienza invece di limitarsi al concorso per titoli ed esami

L’assegnazione delle supplenze tramite graduatoria e mediante sistemi fuori graduatoria, come l’interpello, prosegue in molte province e al di là dei numeri che alla fine emergeranno, è evidente come nell’anno scolastico in corso non ci sia da festeggiare alcun miglioramento per quel che concerne il numero di contratti a tempo determinato nella scuola.

La situazione a livello nazionale

Il precariato continua a caratterizzare la scuola italiana e i supplenti loro malgrado restano la spina dorsale dell’educazione nel nostro Paese, senza i quali di fatto sarebbe impossibile riuscire a fare lezione. Nonostante gli impegni presi e gli annunci degli ultimi ministri, la situazione non migliora a conferma di come si tratta di una problematica strutturale che non sarà semplice risolvere dall’oggi al domani.

A livello nazionale la situazione è tutt’altro che omogenea, con una evidente difficoltà a coprire le cattedre disponibili molto più evidente nelle regioni del nord rispetto a quelle del sud. Mario Pittoni nominato esperto per l’Istruzione del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, è uno dei più accaniti sostenitori della necessità di intervenire sul modello di reclutamento dei docenti in Italia, con il solo strumento dei concorsi che si è rivelato inadeguato.

Il doppio canale di reclutamento

“Da tempo – spiega Pittoni – le supplenze mettono a rischio la continuità didattica e quindi qualità e buon funzionamento dell’intero sistema scolastico. Sarò soddisfatto quando riusciremo a garantire docenti titolari a ogni studente pure nei luoghi più sperduti. In quest’ottica, diversificare i canali di reclutamento per velocizzare l’assunzione a tempo indeterminato degli insegnanti valorizzando merito ed esperienza invece di limitarsi al tradizionale concorso per titoli ed esami con tempi ormai fuori dalla realtà, diventa fondamentale”.

La proposta sul doppio canale di reclutamento è datata ormai 2020 ai tempi della pandemia. Ora la questione sarà oggetto d’interlocuzione con la Commissione europea, con il ministero che nelle scorse settimane ha confermato la volontà di voler chiedere a Bruxelles maggiore flessibilità sul tema del reclutamento.

Dall’Europa ci si aspetta un adeguato numero di assunzioni a tempo indeterminato, con il contributo alla continuità dell’attuale vincolo di permanenza forzoso marginale.

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