150 ore permesso studio: cresce la preoccupazione in vista del secondo ciclo dei percorsi abilitanti dopo il caos del primo ciclo
Conciliare l’attività lavorativa a scuola con la frequenza dei percorsi abilitanti può diventare una sfida per molti docenti, soprattutto quando le 150 ore di permesso per il diritto allo studio non vengono concesse. Questo problema si è fatto sentire in particolar modo nel primo ciclo di istruzione, dove i percorsi formativi spesso iniziano nella seconda parte dell’anno solare, rendendo difficile organizzare il tempo tra lavoro e formazione.
Organizzazione dei percorsi abilitanti
Per venire incontro alle esigenze dei corsisti, molte università organizzano le attività didattiche dei percorsi abilitanti, come corsi, laboratori e tirocini indiretti, in orari compatibili con l’impegno lavorativo mattutino. Le lezioni, infatti, si svolgono prevalentemente nei pomeriggi o nei fine settimana. Questa flessibilità non risolve completamente il problema, ma aiuta i docenti a pianificare meglio il proprio tempo.
Permessi alternativi
In mancanza delle 150 ore, i docenti possono ricorrere ad altri tipi di permessi previsti dal contratto:
- Tre giorni per motivi personali: utilizzabili previa autorizzazione del dirigente scolastico e compatibilmente con le esigenze di servizio.
- Otto giorni per concorsi ed esami: pensati per coprire la partecipazione agli esami universitari o ai tirocini obbligatori.
- Fino a sei giorni di ferie: usufruibili durante il periodo lavorativo, compatibilmente con l’organizzazione della scuola.
In alcune regioni, inoltre, è stata concessa la possibilità di iscrizione con riserva ai percorsi abilitanti. Questo consente ai docenti di iniziare il percorso anche in assenza delle 150 ore, con la possibilità di richiedere il permesso successivamente, qualora le condizioni lo permettano.
Gestione personale del tempo
Oltre a sfruttare i permessi disponibili, è fondamentale adottare strategie di gestione del tempo per evitare il sovraccarico:
- Pianificazione settimanale: stabilire in anticipo quali attività scolastiche e formative richiedono priorità.
- Supporto familiare e professionale: chiedere aiuto per le attività quotidiane o delegare alcuni incarichi, quando possibile.
- Comunicazione con il dirigente scolastico: mantenere un dialogo aperto per trovare soluzioni condivise, soprattutto in caso di sovrapposizione tra impegni scolastici e formativi.
Conciliare scuola e percorsi
La difficoltà nel conciliare scuola e percorsi abilitanti sottolinea la necessità di una maggiore attenzione da parte delle istituzioni verso i docenti che intraprendono percorsi di formazione. Garantire le 150 ore di permesso o introdurre soluzioni alternative più strutturate potrebbe rappresentare un passo avanti per sostenere il personale scolastico nella crescita professionale, senza compromettere la qualità del servizio educativo.
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