Organico aggiuntivo Ata: niente proroga per i collaboratori scolastici, ma solo per amministrativi e tecnici
Non ci sono ancora novità per il personale ATA che aspetta risposte in merito alla proroga dell’organico aggiuntivo anche per l’a.s 2024/25. I sindacati ci hanno provato ma i segnali da parte del Governo e del ministero non sono incoraggianti. Addirittura si può parlare di argomento al momento accantonato, perché l’aver provato a modificare i decreti legge non è stato sufficiente.
Il futuro dei collaboratori scolastici
I diretti interessati però non abbandonano la speranza, e torna a parlare dell’argomento sui social il movimento spontaneo ‘Evoluzione ATA’ che ha pubblicato un posto per riprendere l’argomento.
“Non ci sarà nessun organico aggiuntivo PNRR per i collaboratori scolastici, semplicemente perché non ci sono le condizioni. La circolare 4/2022 del MEF stabilisce che i fondi PNRR non possono essere utilizzati per spese aventi carattere ordinario, e tra queste vi sono i compensi dei collaboratori scolastici”.
Il motivo tecnico è che non è possibile ricorrere ai fondi del PNRR per assumere i collaboratori scolastici come organico aggiuntivo. Un elemento che non era stato preso in considerazione inizialmente. Una situazione che ha comportato diverse difficoltà nel rinnovo con la proroga che coinvolgeva in primis i supplenti di terza fascia ATA sempre più lontana.
I fondi di finanza statale
La soluzione alla fine è stata trovata, con il ricorso ai fondi di finanza statale togliendo un mese rispetto a quanto preventivato. Questo ha reso possibile concedere un rinnovo contrattuale dal 2 maggio al 15 giugno 2024.
Manca ancora però la modifica della normativa a livello comunitario, in assenza della quale sarà impossibile provvedere alle assunzioni dei collaboratori scolastici come organico aggiuntivo PNRR, ma solo per amministrativi e tecnici.
In tutto ciò sullo sfondo resta da capire come si impiegheranno i piani Agenda Sud e Agenda Nord ai fini dell’organico aggiuntivo. Per il personale ATA una risorsa importante: la palla passa ora alla politica che dovrà trovare il modo di arrivare a una soluzione.
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