Per coloro che hanno già acquisito i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022, ma non sono specializzati sul sostegno e non vantano almeno tre annualità di servizio, il percorso abilitante da seguire è quello da 60 CFU previsto dal DPCM di recente approvazione. Il riconoscimento dei 24 CFU consente di accedere a un percorso ridotto da 36 CFU, regolato dall’allegato 5 del decreto, pensato per consentire il completamento della formazione necessaria per conseguire l’abilitazione all’insegnamento.

Come funziona il riconoscimento dei 24 CFU

I 24 CFU, ottenuti secondo la normativa previgente, sono riconosciuti come parte integrante del nuovo percorso abilitante. Il riconoscimento consente una riduzione del carico formativo, ma è fondamentale che i CFU acquisiti siano conformi ai criteri stabiliti dalla legge. Gli aspiranti docenti dovranno presentare la documentazione che attesti il conseguimento dei 24 CFU presso l’università o l’istituzione accademica di riferimento.

Struttura del percorso ridotto da 36 CFU

Il piano di studi del percorso da 36 CFU è delineato nell’allegato 5 del DPCM e prevede attività formative teoriche e pratiche finalizzate a sviluppare competenze didattiche e pedagogiche avanzate. Tra gli elementi principali ci sono:

• Didattica generale e disciplinare: approfondimenti sulle metodologie di insegnamento e sulle strategie educative specifiche per la classe di concorso.
• Laboratori didattici: esperienze pratiche volte a consolidare le competenze operative.
• Tirocinio diretto e indiretto: attività di osservazione e pratica nelle scuole, accompagnate da una riflessione guidata.

Come iscriversi al percorso

Le modalità di iscrizione saranno stabilite dalle università e dalle istituzioni accreditate, che pubblicheranno i bandi specifici. Il percorso abilitante ridotto da 36 CFU consente di perfezionare la propria preparazione per chi ha già investito nella formazione con i 24 CFU e di ottenere l’abilitazione e accedere alle graduatorie per l’insegnamento.

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