Scuola

Concorso scuola 2024: Itp in attesa, non c’è ancora il decreto con la pubblicazione delle nuove tabelle con i requisiti aggiornati

C’è ancora molta incertezza in merito al destino degli ITP (Insegnanti Tecnico-Pratici) e alla loro partecipazione ai prossimi concorsi scuola. Se in merito ai requisiti necessari a prendere parte al Pnrr2 di prossima pubblicazione, salvo sorprese, non ci saranno novità, molte incertezze riguardano cosa accadrà ai diplomati itp a partire dal 2025, da quando è previsto un concorso scuola l’anno facente parte della fase ordinaria.

Laurea+24 cfu

Il prossimo concorso scuola Pnrr2 che verrà bandito in questi giorni prevede per gli ITP valgono ancora i requisiti transitori. Questo significa che basta essere in possesso del diploma che dà accesso alla classe di concorso. Sono però requisiti destinati a breve a cadere in disuso, considerato che anche il possesso della laurea + 24 cfu è ancora valido, ma solo fino a quando sarà in vigore la fase transitoria, ovvero il 31 dicembre 2024.

Ma entro fine anno non è atteso solo il bando del nuovo concorso scuola: si attende anche entro il 2024 la pubblicazione del nuove tabelle con i requisiti aggiornati, che prevederanno il possesso di una laurea triennale.

Al momento però nulla è ancora stato comunicato dal ministero, nè in merito alle tabelle stesse ne in merito alle possibili tempistiche con le quali le stesse potranno essere pubblicate. Siamo al 4 dicembre e insieme al bando di concorso pnrr2, il decreto non è ancora stato emanato.

Le nuove tabelle

Questo significa che c’è grande incertezza da parte di chi è in possesso di questo requisiti, dal momento che il prossimo concorso potrebbe essere l’ultima occasione per sfruttarlo, nel caso in cui dovessero essere pubblicate le nuove tabelle. In caso contrario, ci sarebbe possibilità di accedere anche ai concorsi dal 2025 in poi. Questa situazione di incertezza non aiuta di certo, considerato che siamo a fine anno e che ci saranno soltanto 20 giorni di tempo per presentare le domande di partecipazione al concorso una volta emanato il bando, al contrario dei soliti 30 giorni messi a disposizione per i precedenti concorsi.

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