In occasione dell’informativa tra ministero e sindacati che di fatto ha sbloccato il bando di concorso docenti Pnrr 2 con la pubblicazione sul sito del ministero dei decreti autorizzativi, i sindacati hanno ribadito la loro contrarietà al concorso stesso, ritenuto al momento inutile, se non addirittura dannoso, in considerazione del fatto che ci sono ancora molti idonei da assumere e che così facendo si rinvia ulteriormente il progetto del doppio canale di reclutamento, che consentirebbe di affiancare ai concorsi scuola le assunzioni da Gps.

Le graduatorie di merito regionali

I bandi saranno pubblicati prima di Natale, i posti autorizzati sono 19.032: 10.677 per la scuola secondaria e 8.355 per la scuola dell’infanzia e primaria. Confermati i soli 20 giorni di tempo per presentare la domanda con la necessità di raggiungere un punteggio minimo di 70 su cento.

La prova orale per i posti comuni è volta ad accertare in particolare le conoscenze e le competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso per la quale partecipa.

I sindacati hanno sottolineato come si tratti di bandi molto simili a quelli del Pnrr 1, banditi nel 2023. Si potrà accedere anche con riserva in attesa di conseguire il percorso abilitante (30 o 60 Cfu). I sindacati hanno approfittato dell’incontro per richiedere la pubblicazione di graduatorie di merito regionali uniformate e trasparenti.

Il doppio canale di reclutamento

Al ministero è stata confermata la contrarietà al bando, con molti idonei che andavano assunti mentre quest’ennesima procedura costringe il candidato a rifare le prove. Si è parlato ancora di doppio canale di reclutamento.

La richiesta è che questo concorso valga ai fini dell’attribuzione del punteggio per aver superato una procedura concorsuale ordinaria dal momento che il Pnrr è a tutti gli effetti un concorso ordinario. Non basterà superare la prova con almeno 70 su 100 ma bisognerà rientrare nel triplo dei posti messi a bando.

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